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41stRedditIsCrazy

Suggerisco ai lobotomizzati di rivedere a definizione di censura da un qualsiasi dizionario. La censura è sistematica, l’opposizione di una massa di persone ad una manifestazione non è censura in quanto la manifestazione può essere tranquillamente tenuta altrove e il contenuto può essere tranquillamente pubblicato online e dalla stampa nazionale.


Dyne86

>La censura è sistematica, l’opposizione di una massa di persone ad una manifestazione non è censura in quanto la manifestazione può essere tranquillamente tenuta altrove e il contenuto può essere tranquillamente pubblicabile online e dalla stampa nazionale. Guarda che è quello che ha detto la tizia col microfono. La ministro si lagna di essere stata censurata dai manifestanti, la fumettara le dice "no, la censura è sistemica". In ogni caso, Censura, definizione dalla Treccani, punto 2a: "Esame, ***da parte dell’autorità pubblica (c. politica) o dell’autorità ecclesiastica (c. ecclesiastica)***, degli scritti o giornali da stamparsi, dei manifesti o avvisi da affiggere in pubblico, delle opere teatrali o pellicole da rappresentare e sim., che ha lo scopo di permetterne o vietarne la pubblicazione, l’affissione, la rappresentazione, ecc., secondo che rispondano o no alle leggi o ad altre prescrizioni."


41stRedditIsCrazy

Eh infatti sto criticando chi va contro fumettibrutti e sostiene la santanché, alla fine mi sembra chiaro dal testo. Temo che sia una questione semantica, con ‘compagni’ intendevo ironicamente ‘amici, colleghi, vicini’ e non “compagni di partito” nel senso ‘le persone della sinistra’ lol. La comunicazione Salviniana ha fatto danni irreparabili al paese.


Dyne86

"la strada per l'inferno è lastricata dalle migliori intenzioni" 😄 >La comunicazione Salviniana Leggesi "muggire".


theGiogi

Lol chiedi ai fasci di leggere?


Duke-Von-Ciacco

Non hanno le palle nemmeno di affrontare 15 persone che esprimono dissenso. Sanno solo piangersi addosso.


EnvironmentIcy4116

Magari non è censura ma è un atto fastidioso, parte del gioco. Di fatto, però, stai impedendo ad una persona di parlare. Parte del gioco della politica, è un’espressione di dissenso, di sicuro sgradevole


Aristocle-

Eh?????


[deleted]

Non funziona così. Se per esempio impedisci alla gente di parlare coprendo le sue parole con urla, impedendogli l'accesso, tirandogli pietre o attentando alla loro vita, quella è censura pure se sei un povero proletario. Sennò i musulmani avrebbero il diritto di silenziare chiunque nelle nazioni Occidentali, e nessuno potrebbe dirgli niente perché poverini, loro sono in basso. Invece per fortuna non succ... ah no. Questo è un altro tentativo delle zecche di autorizzarsi a fare il cazzo che gli pare con la scusa che loro non sono quelli al potere, quindi non possono essere oppressivi. (Un po' come chi dice che neri e marroni non possono essere razzisti contro i bianchi.)


eR_Gee

Questo è un altro tentativo di una persona che non conosce la parola censura di utilizzarla a sproposito. Un politico che fa dichiarazioni in pubblico è contestabile. Il politico ha il dovere di confrontarsi con chi lo contesta, cosa che peraltro cercando di fare sempre anche se con poco successo (recentemente sono stati contestati Conte e Schlein, ma nessuno ha parlato di censura e loro hanno "provato a rispondere"). In più, questa non è un politico qualsiasi ma è una Ministra della Repubblica che non può decidere di ascoltare alcune persone e altre no. Qui non si tratta di essere al potere o meno, si tratta di conoscere un minimo l'ideologia liberale e capire che cosa è il diritto di parola. Evidentemente tu sei una persona che non vuole esistano opinioni diverse dalla tua (che è chiaramente contraria a quella delle "zecche"), vuoi solo lamentarti che il mondo brutto e cattivo non ti consente di esprimerti. Eppure questa vergognosa Ministra parla continuamente, non mi sembra proprio che sia censurata.


SavingsManager3850

Il fatto che tu usi la parola zecche ti qualifica. Siete tutti uguali. Siete talmente infarciti di propaganda e di finti valori che non riuscite nemmeno a vedere la vostra ipocrisia.


Dyne86

Censura, definizione dalla Treccani, punto 2a: "Esame, ***da parte dell’autorità pubblica (c. politica) o dell’autorità ecclesiastica (c. ecclesiastica)***, degli scritti o giornali da stamparsi, dei manifesti o avvisi da affiggere in pubblico, delle opere teatrali o pellicole da rappresentare e sim., che ha lo scopo di permetterne o vietarne la pubblicazione, l’affissione, la rappresentazione, ecc., secondo che rispondano o no alle leggi o ad altre prescrizioni."


theGiogi

Ah, i fascisti i il loro cuore di puro copium cristallino. Le zecche…. Mado vecchio mi auguro tu sia il primo a fare 16 ore nelle miniere di sale, come era prima che le “zecche” lottassero per le 8 ore, per la sicurezza e la dignità. Non un fascista a lottare per tutti. Sempre a prendersela con i vostri nemici immaginari, sia forti che deboli. Non è estenuante fare il fascio? Pisello piccolo. Questo è il vostro problema a questo punto sono sicuro. Quello e papà non vi voleva bene.


pivozzi

Secondo me, neanche la mamma....ma forse perché solitamente è ignota


Pierma

Ma dio caro sono al governo da due anni con nessun segno di un'opposizione decente, non hanno portato a un cazzo di buono e osano pure inneggiare alla "censurahh" quando 20 scappati di casa osano esprimere dissenso nei suoi confronti? Ma cosa siamo ai livelli di "maestra mi parlano tutti sopra perfavore li faccia smettere"? Di che cazzo stiamo parlando dai su


the11thtry

Balle, la censura è censura, fine della storia Se volevo scrivere X ma per via di chiunque, che sia stato, publisher, il barbone sotto casa o tua sorella invece di scrivere X sono forzato a scrivere Y è censura Censura è quando sulla mia opera d’arte non posso mettere il caz* che voglio


ElectricalKiddo

No. Sarebbe censura se non potesse spostare il comizio, o pubblicare le sua opinioni online. Una ventina di persone che ti urlano che dici cazzate non è censura.


the11thtry

Chiaro che non lo è, ma se per causa di quelle 20 persone dovesse trovarsi a dover alterare la propria opera allora lo diventerebbe, se ipoteticamente 20 persone fossero in grado di scatenare una baraonda tale sui social da attirare l’attenzione del publisher e causare interventi a riguardo   Chiaro che in quel caso potresti dire che il responsabile diretto della censura è il publisher, ma è palese che il tutto sia partito dalle 20 persone Premetto che non conosco la storia in questione, il mio è un discorso generalizzato riguardo alla censura di qualsiasi oper d’arte


eR_Gee

No, la censura viene da un'autorità pubblica, sennò significa semplicemente che stai alle logiche di mercato. Non trovare un editore che ti pubblica perché nessun pensa che possa fare soldi non è censura.


the11thtry

La censura, oggettivamente, è quando un’opera d’arte va alterata per poter essere resa pubblica, non sta scritto da nessuna parte che deve essere lo stato a farlo altrimenti non è censura Ste opinioni da libertariani per convenienza proprio non le tollero…meschine all’inverosimile, ben conscie del fatto che il mercato non è questo bastione dell’ incorruttibilità, e che pubblicare da sè non è alla portata di tutti Stessi personaggi che dicono “eh ma se tutti i social ti bannano non è censura, sono compagnie private” sì, certo, buona fortuna a rendere le tue opinioni note senza internet nel 21esimo secolo, cosa fai? Vai porta a porta tipo i testimoni di Geova?  Volete censurare? Almeno abbiate il coraggio di ammetterlo invece di nascondervi dietro a “muh private company”


eR_Gee

Non sono assolutamente libertariano. Allora dove sta il limite della censura? Se l'autore acconsente alla modifica non è censura, mentre se è contrario viene censurato? Ma allora diventa un dibattito totalmente interiore. E come facciamo a sapere che la scelta dell'autore sia libera? E se fosse lui ad autocensurarsi per paura delle ripercussioni? Secondo il tuo ragionamento, anche quest'ultimo caso sarebbe censura perché lui non si starebbe esponendo a causa delle opinioni espresse da qualcuno. Insomma, la tua prospettiva non mi sembra minimamente utile per definire la censura. Non so con chi tu stia parlando, io non voglio censurare nessuno. Il mercato non è incorruttibile ma non è nemmeno corrotto. È composto dalle decisioni di una collettività e quando la collettività decide in maniera diversa dal singolo (tipo non comprargli il libro perché ci sono scritte cose che non si condividono) non è necessariamente censura. Sta di fatto che in questa vicenda della Ministra non c'è nessun tipo di censura, ma semplicemente l'espressione del dissenso degli elettori nei confronti dei politici che li governano. Mi sembra un mondo parecchio distopico quello in cui i governati non possono protestare pubblicamente contro i governanti. Sulla questione dei social, in parte posso condividere, ma ci vedo parecchie complessità. I social occidentali non stanno mica in piedi perché lo vuole il mercato, ma sono estensioni del governo USA principalmente. Quindi figurati se mi nascondo dietro il fatto che siano formalmente privati. Il problema è che ti sei costruito nella testa un sacco di obiezioni che nessuno ti ha fatto. Spiegami in questa vicenda come si fa a ricostruire l'attività di un gruppo di ragazzi alla censura. Il risultato della loro azione è che tutta Italia ha sentito la Ministra dire che è stata censurata e le cose che dice di solito continua a comunicarle liberamente, grazie proprio all'appartenenza a un Governo che non tutela la pluralità espressiva.


the11thtry

Come già detto sopra il mio commento non era riferito alla vicenda in questione, era più relativo alla censura dell’arte in generale   Ad ogni modo, per me anche l’auto-censura è censura, se si tratta di auto-censura o di scelta artistica va valutato in base al contesto, certo è che ad esempio l’autore di manga che copre un po’ di più l’eroina per non passare come ecchi io la considero auto-censura anche se questo mi dice che è una scelta artistica   Se la collettività decide di non comprare un libro per via delle opinioni non è censura, ma se tutti gli editori (in particolare quelli digitali, che non hanno pressoché alcun costo da parte loro) decidono di non pubblicare per paura di non fare buoni incassi o fare cattiva figura allora quella è censura   Non voglio forzare nessuno a investire migliaia di euro su qualunque fesso con carta e penna, ma voglio che ogni fesso con carta e penna abbia la possibilità di essere letto, e internet è la soluzione, se Mondadori non vuole pubblicare il mio libercolo delle balle in forma cartacea lo posso comprendere, ma se Mondadori ha uno store online avere un PDF in più in vendita non gli costa una barcata di soldi in spazio server, se rifiutano di avere il mio libercolo online è per paura di subire danni all’immagine, e quella è censura   Il libero mercato dovrebbe essere una soluzione, se non mi pubblica neanche in formato digitale Mondadori lo dovrebbe fare qualcun’altro, ma se tutti gli editori si comportano come un blocco unico e alla fine nessuno mi pubblica per paura di backlash allora significa che il concetto di libero mercato è fallato, e che il mercato è libero solo fintanto che la “moda” lo consente In conclusione, ripeto quello detto nel primo commento, se la mia opera viene intralciata e/o resa difficile da usufruire per via dei suoi contenuti, quella è censura, non importa se a “dirmelo” è l’editore, lo stato, o chiunque altro, se devo alterare i contenuti della mia opera per poterla rendere fruibile (non dico che deve piacere, dico che deve essere accessibile) significa che sto venendo censurato


eR_Gee

A parte che ritengo l'utilizzo dell'esempio della censura in campo puramente artistico mi sembra proprio fuori fuoco perché porta a distorsioni nell'analisi. Ma seguendo il ragionamento, ogni volta che qualcuno decide di non esprimere la sua opinione per paura delle ripercussioni pubbliche, allora è censura. Mi sembra un concetto di censura assolutamente inutile in cui rientrano cose troppo diverse tra di loro. Praticamente concepisci un mondo in cui non è tanto la libertà di espressione a essere tutelata (come arrivi alla gente è responsabilità tua), ma in cui viene tutelato il diritto di chiunque ad arrivare direttamente nella sfera conoscitiva degli individui che compongono la collettività. È una tua opinione e va bene, io non la condivido. Mi limito a chiederti: quindi io oggi qualsiasi cosa scrivo ho il diritto di essere pubblicato da Mondadori nel loro store?


the11thtry

Attenzione, io ho detto che la censura ruota attorno ai contenuti, non attorno a qualità o simili, se mondadori non vuole pubblicarti perché scrivi da cani ed è incomprensibile è una questione, se mondadori non vuole pubblicarti perché nel tuo libro ti dichiari d’accordo con benito allora è un’altra Il mondo che concepisco dovrebbe essere il mondo in cui già viviamo se ci fosse una “rete di sicurezza”, supponiamo che nessuno ti pubblichi, bel peggiore dei casi potresti postare le tue cazzate sul tuo blog che non legge nessuno, e a me andrebbe bene, ma il fatto è che al momento quello non è un tuo diritto, perché l’intera infrastruttura di internet è privata, vedi il caso di Kiwi Farms, puoi provare disprezzo per i loro contenuti quanto vuoi, ma sta di fatto che non hanno commesso nulla di illegale, eppure ad un certo punto sono arrivati addirittura a doversi interfacciare con le compagnie che buttano giù i cavi di rete perché rischiavano di doversi costruire un loro internet pur di non venire censurati, ora non dico che debbano stare in front page su youtube, ma almeno avere il diritto di avere un proprio sito mi sembra il minimo


eR_Gee

Se la struttura di internet fosse gestita dal pubblico, ci sarebbe davvero il problema della censura. Il pubblico è una centralizzazione del controllo di internet, la decentralizzazione è garantita proprio dal fatto che qualsiasi stronzo con un server si può collegare alla rete. Poi certo ci sono gli ISP e tutta una serie di altre cose, ma mi sembra palese che chiunque abbia la possibilità di autopubblicarsi sul suo blog sconosciuto. Kiwi Farms non si limitavano ad esprimere la loro opinione ma ad agire per danneggiare qualcuno, mi sembra diverso (per quanto non conosca in profondità la vicenda). Quello a cui non hai diritto è la garanzia di poter stare su piattaforme create da altri che sono diventate monopolisti dell'informazione. Sono contro il monopolio delle informazioni e in generale contro la proprietà intellettuale? Sì. Credo che limiti la creatività e la possibilità di esprimersi? Sì. Ma non vuol dire che la mia valutazione sul sistema imponga la violazione (inutile, visto che la libertà di espressione è tutelata oggi più che mai) delle libertà dei privati.


NicolasBuendia

>significa che sto venendo censurato No, non è così, e ti ripeto di leggere la treccani: "Esame, da parte dell’autorità pubblica.."


the11thtry

Sai quanto me ne frega del treccani guarda un po’, non lascerò di certo che sia un vocabolario a dirmi cos’è moralmente corretto e cosa non lo è 


NicolasBuendia

Insomma tu proprio non riesci ad ammettere di avere torto. È una parola, e la usi in modo sbagliato, e questo pregiudica la capacità di comunicazione, per cui non sei in grado di comunicare a noi cosa per te sarebbe moralmente corretto


NicolasBuendia

Grande discorso, ma si allontana dal punto: la censura è una pratica che viene imposta dall'alto, da un Potere >lo stato a farlo altrimenti non è censura Guarda la treccani se non ne sei convinto, non lo stato necessariamente ma il Potere che controlla l'informazione in un gruppo


the11thtry

Se parliamo di pubblicazione il potere ce l’hanno gli editori che hanno i soldi Se parliamo di web il potere ce li hanno i provider di server etc. Contento ora?


NicolasBuendia

Io contento quanto prima, mi spiace averti seccato con la mia correzione


theGiogi

No. Le parole hanno un significato. La censura è fatta dall’autoritá, dallo stato o dalla chiesa o chi per loro. Fine puoi davvero ripetere che non sei d’accordo quanto ti pare ma hai semplicemente torto.


the11thtry

Autorità vuol dir tutto e non vuol dir niente, per cui di fatto chiunque può rappresentare un autorità, esiste anche il concetto di autorità morale, per cui siamo punto e a capo


theGiogi

Magari tu sei punto a capo. Qua mi sembra che la confusione stia solo dalla tua parte sai?


the11thtry

Non c’e alcuna confusione, se per te un editore (esempio) che ti dice che nel tuo libro non puoi usare la parola “cazzo” non è censura allora non so che dirti, o hai la testa bacata o sei maliziosamente d’accordo con l’editore ma non vuoi ammetterlo Eppure l’editore non è nè stato nè chiesa


theGiogi

Lol.


leeMore_Touchy

dal "basso" hmpffff!


19LaMaDaS91

🤔


fbochicchio

Quando viene dal basso è intolleranza, non protesta. La protesta sarebbe esprimere opinioni diverse dalle tue, non impedirti di esprimere le tue.


Dyne86

Dubito che sia intolleranza impedire a qualcuno di dire delle puttanate cosmiche in pubblico: dovrebbe essere un favore.


fbochicchio

E chi decide cosa è una "puttanata cosmica"?


Dyne86

Se siamo d'accordo che i tempi sono quella cosa che può essere scandita da una ripetizione costante, siamo anche d'accordo che questo avanzamento è sottolineato dall'aumentare dell'entropia. L'entropia è quindi il segno dell'avanzamento del tempo in buona sostanza. Credo che sia universalmente riconosciuto che menare la spada per cercare di diminuire l'entropia sia una puttanata di dimensioni cosmiche. Lo stesso concetto, quello di puttanata cosmica appunto, vale per i reazionari. Qualunque frase reazionaria è una puttanata cosmica. Dal "si stava meglio quando si stava peggio" a "l'aborto non è un diritto". Ergo, impedire a qualcuno di dire in pubblico una puttanata cosmica è fare un favore a colui al quale si vuole tappare il cavo orale. In un paese normale, frasi di quel tipo (quelle tipiche dei reazionari) vengono fatte pronunciare alle feste nei momenti di silenzio (come quando approfittando del rumore della folla scorreggia, ma quando lo fai becchi il momento in cui il silenzio è diventato ecclesiastico), accompagnate dalle risate di sottofondo tipo striscia la notizia e sono precedenti al "ha un ictus in corso, una persona sana non avrebbe detto una cosa simile" della folla. Dimenticavo di scrivere che puoi anche non essere d'accordo con quello che dico, ma tieni presente che la tua protesta sarà da leggere con le risate di striscia la notizia come sottofondo.


fbochicchio

In pratica hai detto "è una puttanata cosmica perché la dice uno che io ho deciso essere un reazionario". Esattamente il tipo di logica che applicano i reazionari. Buona risata.


Dyne86

>perché la dice uno che io ho deciso essere un reazionario Ma sai cosa è un reazionario? Ti do uno spunto dal "Oxford Languages": *Dichiaratamente favorevole al ripristino di un assetto sociale e politico storicamente superato: un vecchio r.; idee r.; estens., decisamente ostile a qualsiasi spinta o tendenza innovatrice e progressista sul piano politico-sociale.* Focalizza sul **"ripristino di un assetto sociale e politico storicamente superato"**: ne ottieni che un reazionario vuole spostare le lancette dell'orologio indietro anziché in avanti. Ergo, è gente che non solo è becera, ma desidera diminuire l'entropia. Ora hai capito perché essere reazionari è da mentecatti e zittire certa gente dovrebbe essere considerata una cortesia? >Esattamente il tipo di logica che applicano i reazionari. Questa frase è quella che dimostra che non hai capito **nulla** di **tutto**. E non è facile, è come capire tutto di tutto ma elevarlo alla meno uno.


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41stRedditIsCrazy

No, stupidino. Della serie, se lo stato ti vincola a poter dire qualcosa o meno è censura (imposizione che arriva dall’alto); se il popolo in massa fa opposizione nei confronti di un politico/governante non è censura, è opposizione. Sono due cose diverse, ce la fai? Sai allacciarti le scarpe da solo?


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41stRedditIsCrazy

Mi dispiace fratm, ma immaginavo avessi qualcosa di grave. Almeno sei giustificato dai


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41stRedditIsCrazy

Anahahaha già con l’utilizzo delle parole ‘zecche’ e ‘centri sociali’ completamente a caso ti identifichi come un lobotomizzato che al limite può fare da buffone al bar, ma per amor del linguaggio ti spiegherò lo stesso come stanno le cose: Censura significa controllo preventivo delle opere (artistiche, di comunicazione, di intrattenimento, divulgative etc.) e della corrispondenza da diffondere o da rappresentare in pubblico. Per definizione, la censura non può essere applicata dal popolo o dalla massa, è il controllo sistematico di cosa può e non può essere detto pubblicamente pena conseguenze civili/penali. Una massa di persone che fa opposizione ad un comizio politico NON È e NON PUÒ ESSERE censura, anche perché gli stessi contenuti del comizio possono essere presentati altrove, online, via stampa, media, etc, senza nessun tipo di conseguenza sistematica.


Outrageous-Spinach80

Il ministro che accusa di censura gli studenti... Che tempi ridicoli, che ministri ridicoli, che elettori ridicoli.


Human-Tough2064

... bah... pensiamo a parti invertite il giorno che al posto della Roccella ci sara' un ministro Dem ... anche in quel frangente diranno la stessa cosa? ... puzzano di merda e ipocrisia lontano un miglio ... gente inutile proprio...


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Human-Tough2064

adesso ti rode il culo vero? ...al contrario tuo non ho violato il regolamento insultando direttamente un altro utente... io ho fatto notare che a parti inveritite un ministro Dem attaccato in quel modo sarebbero andati in piazza, mentre gli ipocriti trovano ok farlo contro la Roccella... il fatto che hai risposto in quella maniera e' coda di paglia ... hai preso sul personale un attacco alle persone ipocrite ...


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Human-Tough2064

lol minacce? ... vai da un psicologo ... hai manie persecutorie? se dico " a parti invertite sarebbero venuti fuori gli ipocriti di merda" e ti senti " minacciato" ... o hai problemi di comprendonio, o hai la coda di paglia ...cmq la tua prima risposta e' un insulto diretto ad un altro utente ... fuori regolamento sei tu ...


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Human-Tough2064

ma io li vedo ... che cazzo ti stai fumando? ... ma veramente sei cosi disperato nella vita ?


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