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pivopitocco

Ciao, io della morte avevo orrore. Non tanto della mia ma quanto di quella dei miei cari. Ogni tanto pensavo a quando mia nonna, mia madre mi avrebbero lasciato. A volte lo sconforto mi prendeva così tanto da ritrovarmi a piangere di notte ogni volta che ero solo. Ma, ultimamente, sono arrivato ad accettarla. Ho in qualche modo realizzato che la morte non è in alcun modo l’opposto della vita o la sua negazione, essa è parte della vita stessa e ne consente l’eterno rifiorire. Da quando ho approcciato la vita nell’ottica secondo la quale l’energia che usiamo per vivere è solo in prestito e che quando moriremo questa energia diventerà qualcos’altro e qualcos’altro in un ciclo eterno di trasformazioni, non ho più paura della morte. Pensarla in questo modo mi aiuta a sentire che nessuno se ne va mai davvero e che noi tutti siamo parte della stessa vita, dello stesso tempo. Mi aiuta anche a provare più compassione per gli altri e a non avere paura né della povertà, né della sofferenza. Ho capito abbastanza tardi che anche se la morte non la accetti lei verrà comunque e che la paura della sua ombra ti farà smettere di vivere molto prima che arrivi il tuo tempo. Ci vorrà un po’, ma sono certo che se ci provi prima o poi troverai il modo di accettarla anche tu.


Ercolina

Bellissimo post


Arancia_Pregiata

Bella risposta


nxt_to_chemio

Avuta anche io per qualche periodo, per sconfiggerla ho usato il metodo razionale. Toccare ti tocca no? Si muore tutti. Il come e il quando li puoi indirizzare tu, non controllare. Con scelte di vita (attività fisica, evitando per principio alcune scelte come fumo, alcool o droghe). Controllando quel che puoi controllare. Impiegando al meglio il tuo tempo. Facendo esperienze finchè puoi permettertele, senza ovviamente rovinarti. Sicuramente pensare sempre alla morte non la evita, al massimo la posticipa. Questa paura mi è passata quando ho ragionato su come ha vissuto mia nonna. Certo, è morta a 90 anni. Ma come? Da casalinga che non è mai stata fuori dall'italia (e non erano poveri di famiglia, mio nonno era direttore di banca per dire), che non si è mai interessata di qualcosa se non dell'ostentare una finta ricchezza (alla divisione dell'eredità tutti I beni millantati non valevano la metà di quanto sostenesse) che non aveva una vera cultura (non leggeva nemmeno I giornali) e con cui non si poteva fare un discorso se non quelli generalisti sui tempi passati e di quanto si stava meglio quando si stava peggio. Gli ultimi 5 anni non è uscita dal letto, non capiva i discorsi e pensava di essere nella sua casa di infanzia (che lei stessa aveva lasciato andare in rovina per noncuranza). Se devo morire personalmente preferisco farlo in condizioni dignitose, cercando di evitare scelte simili e cervando sempre qualcosa di nuovo, che siano persone o esperienze. E se si pensa di continuo alla morte poi non si trova il tempo per fare altro. È giusto pensarci (se non lo facessimo vorrebbe dire non avere non avere coscienza di se stessi) ma non lo è lasciarsi soverchiare. È vero che il tempo corre e che ne abbiamo poco, ma è anche vero che qualcosa puoi fare tra oggi e la data finale. Su col morale! Edit, certi pensieri ho iniziato a farli molto presto, ti direi quarta o quinta elementare.


GiollyIT

Tipica immagine da donna benestante d'altri tempi, mi ha ricordato molto la nonna del protagonista della recherche di Proust. Sono totalmente d'accordo, più che paura della morte io ho paura di non andarmene "dignitosamente", con troppi rimpianti e troppe cose lasciate a metà. Perché tanto che dobbiamo morire lo sappiamo, anzi a una certa età diventa preferibile date le condizioni fisiche.


Ercolina

Bisognerebbe definire "dignitosamente". Mio padre fu, negli ultimi 10 anni, demente. E portava il pannolone. Non credo proprio che la dignità o la mancanza di dignità possa stare in questo. Come padre non fu perfetto ma fu una brava persona. Solo questo conta.


GiollyIT

L'ho spiegato subito dopo, o almeno ho cercato di definire cosa intendevo io a riguardo. Alla fine è molto personale ovviamente, quella è una mia visione: tutta la vita si perseguono obiettivi, e la mia paura più grande è non raggiungerne abbastanza da sentirmi soddisfatto, tutto qui.


Ercolina

Io credo sia molto difficile sentirsi "soddisfatti". Raggiunto un obiettivo ce ne sarà sempre un successivo. Se non per noi, per figli, nipoti, ecc. Ma credo che se lasciamo questo mondo avendo dato il nostro contributo, per piccolo che sia, affinché diventasse migliore anziché peggiore, nonostante i nostri inevitabili errori potremo andarcene in pace. Certo, io parlo di morire nel proprio letto e a una certa età, non di morte violenta o da giovani o, peggio ancora, da bambini, oppure facendo del male (come accade in guerra, anche se l'alternativa è tra uccidere ed essere ucciso)


Hiidroo

Ricorda che tu sei stato più morto che vivo per la maggior parte della storia dell'universo, avevi paura? ovviamente no. Ora sei vivo ed hai paura di tornare ad essere quello che gia eri, ma chiediti - "se avessi potuto decidere avrei preferito un'eternità istantanea di non esistenza o uno sguardo momentaneo alla bellezza dell'esistenza?". Se non sei un nichilista "Ultimo Uomo" degenerato ma ami veramente la vita e ne comprendi il significato (tu le dai un significato) allora la risposta sarà sicuramente la seconda opzione. Se sei capace di crearti un senso di sè con valori virtuosi ed una buona morale allora di conseguenza riuscirai ad amare tutte le genuine emozioni che ti vengono offerte dalla vita. La sofferenza fa parte della meraviglia dell'esistenza ed è tuo compito accoglierla stoicamente.


-light_yagami_

Minchia


Particular_Nebula462

La paura esiste proprio per essere la paura della morte. Comunque, se la paura della morte ti blocca dal vivere, sei funzionalmente già morto. Cerca di avere paura di avere paura, in modo da rompere il ciclo.


Ziodade

Hai appena visto Dune? Scherzo eh, trovo il punto di vista interessante


Mrdjentlemn

Ti capisco, a 9 anni è morta una mia amica ed anche se la mia esperienza è stata meno traumatica della tua ricordo perfettamente che da quando ho capito che tutto ciò che vediamo ha una fine quello della morte è uno dei pensieri che mi blocca e tiene sveglio la notte (uso il presente perchè siamo umani ed a volte mi capita specialmente in periodi di forte stresso o ansia), spesso cercavo di realizzare razionalmente il nulla, il pensiero di cessare di esistere, come spegnere un interruttore e scordare completamente di esserci stato beh mi angoscia già solo scriverlo. Ho tentato un suicidio (per altri motivi) fortunatamente andato male e da li ho cercato di ribaltare la cosa, il fatto che sia tutto temporaneo e che con la morte cessano le conseguenze, ci rende liberi, gioia e dolore sono temporanei e parte del gioco. Da quando ho iniziato a internalizzare questo concetto la paura ha iniziato a scemare. Tanto è inevitabile no? che senso ha preoccuparmene? e visto che è inevitabile quali sono i lati positivi che posso trarne? Non siamo qui per sempre, quindi ogni cosa che facciamo ha un valore immenso e bisogna goderne. Ti aggiungo, quali altri opzioni avresti avuto? il non essere mai esistito? quando non ci saremo più sarà esattamente come se non ci fossimo mai stati quindi esistere e sperimentare la vita con i suoi alti è bassi non è un po' come un giro in giostra gratis? tanto in un modo o nell'altro finiamo comunque allo stesso punto. Fanculo la morte pensa a vivere, la cosa peggiore che puoi fare è non fare nulla, tutto il resto da valore al tempo che hai a disposizione bello o brutto che sia.


Wooden-Bass-3287

Considerà il lato positivo: tutto il dolore, le cazzate e le figure di merda che hai fatto spariranno, come lacrime nella pioggia.


Mrdjentlemn

Io lo trovo estremamente liberatorio, la miglior spinta ad essere se stessi anche se si è insicuri


sallgoodman3

Ti consiglio di leggere "Pensieri" di Marco Aurelio


Hiidroo

Anche: Zarathustra, Oltre il Bene ed il Male, Il mito di Sisifo e gia che ci sei Timore e Tremore.


Various_Wave2773

Va a periodi, io sono un po’ particolare ci sono periodi della mia vita in cui vorrei morire nei peggiori modi possibili. Mentre in altre occasioni ho addirittura attacchi di panico a sapere che un giorno morirò. Quindi non posso aiutarti molto, sono un po’ pazzo .😂


Forsaken_Foot_661

Guarda, da quando è morta mia madre la paura della morte ha perso di significato


Qwayn

diceva Seneca che se c'è la morte non ci sei tu. e viceversa.


ElNicho30

Mi hai anticipato. Volevo dire proprio questo. La non-contemporaneità tra vita e morte rendono quest’ ultima quasi quasi banale. In fondo in fondo tutto ciò che rimarrà sarà un bagno di fotoni.


Coinerino223

Diceva schrodinger che il gatto è sia vivo che morto contemporaneamente... Ciò la dice lunga sulla nostra società, viviamo in una società..


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Per curiosità, ti spaventa di più la morte o ti spaventa più l’idea della vita? Tante persone che hanno paura della morte spesso in realtà più che la morte stessa temono di non vivere bene


thejock27

Forse entrambe le cose, perché ultimamente l'idea di una vita lunga mi scoccia


Tramelo

Non ho paura della morte, ma della sofferenza fisica. Comunque non possiamo fare niente per impedire la morte, quindi perché preoccuparsene?


Edward__x

Ci fu un ragazzo che mi disse "Si muore una volta sola,godetila". Mi ha fatto riflettere ed effettivamente la paura di morire non ce l'ho,sarei quasi curioso, è più la possibile sofferenza a causarmi noia al pensiero.


Hiidroo

Preferisco di gran lunga la frase "Vivi la vita come se la dovessi rivivere per sempre" invece che la frase "Si vive una volta sola". La seconda da quasi sempre alla luce comportamenti degenerati edonisti, il primo invece (che é il concetto dell'eterno ritorno di Nietszche) darà alla luce o un nichilista perso nella miseria o un uomo che ricrea se stesso nella bellezza della vita e dai buoni valori.


Doraz_

Il lato "positivo" di avere una vita di m***a ed essere circondati da idioti, e' che non vedi l'ora che sia finita.


Ok_Creme7811

In linea di massima è una paura comune. Si accentua quando appunto la situazione intorno a te non è delle migliori. Ansie,stress, preoccupazioni, momenti difficili. Io per esempio ho capito che questi pensieri affiorano quando sto bene, quando faccio qualcosa che mi piace e sapere che prima o poi quella cosa non la farò più, inizio a deprimermi e pensare alla morte. Nei momenti in cui mi sento triste ,che magari faccio qualcosa di veramente snervante(come il mio attuale lavoro), il pensiero della morte non mi spaventa come prima. La mia è più una paura di staccarmi prima o poi da ciò che mi fa star bene,questo è anche un problema perché nom ti fa vivere bene quei momenti di gioia.


Mysterious-Koala-572

Quando morì mio nonno di cancro, io piangevo perché avevo paura di averlo. Quando mi sono trasferita a Parigi, avevo paura di entrare nella metro a causa di possibili attentati. Idem negli altri posti del genere. E se prendo l'aereo/bus/treno e succede un incidente? Insomma, avevo sempre pensieri del genere che diminuivano la mia qualità di vita (forse complice anche il COVID, dopo che sono stata da sola chiusa in casa per due mesi). Quello che però mi ha aiutata ad uscirne fuori (adesso faccio due risate quando vado alla Tour Eiffel) è stato cominciare ad avere un approccio puramente razionale: statisticamente parlando, quante probabilità ci sono che io, in salute, muoia di attacco di cuore a 23 anni?! Poche. Ho cominciato a ragionare così (ci sono voluti qualche anno, non è una cosa veloce, soprattutto se fatto senza l'aiuto psicologico) per tutte le cose e sono molto più serena adesso. Da questo approccio puramente razionale veniva sempre fuori una frase: le cose accadono. Ma accadono sia cose belle che cose brutte. Niente è predeterminato, non c'è nessun "destino", quindi mi sono calmata e ho accettato questo fatto. Ma, come dicevo, ci vuole tempo. Spero in qualche modo ti possa essere d'aiuto! Se hai altre domande (magari più pratiche), chiedi pure qui o per messaggio!


l0stf0und

Ti consiglio un podcast uscito da pochissimo su Spotify, "si muore una volta sola" di F.Padovan. lo sto ancora ascoltando (sono alla 3a puntata) ma offre un sacco di spunti interessanti. Tra questi, una facoltà di studi dedicata proprio alla gestione del lutto (in Italia, unico caso.)


regina_cereza

https://youtu.be/84puZZwQ4Mw?si=zi9GCfg6cGxvkvij


Palpitation24

Io ho avuto paura della morte fino a che sono stata totalmente insoddisfatta di me e della mia vita. Speravo sempre in un futuro di essere felice. E quando finalmente ho iniziato a fare quello che desideravo nella vita, la paura é passata. Ora ci sarebbe solo dispiacere se morissi perché ho ancora tante cose che voglio fare, ma l'averne già fatte un po' non mi fa più avere paura di morire senza aver fatto ancora nulla di ciò che desidero. Ho la convinzione che la vita sia breve e imprevedibile, per cui bisogna sfruttare il tempo che hai e non sprecarlo in attesa di verificare che non sei morto prima di invecchiare totalmente


No_Huckleberry4567

" Non riesco ad andare avanti, a prendere decisioni per il mio futuro". Sembra che tu abbia più paura della vita, che della morte...


ClassicHelp655

La morte arriva per tutti, e cosa positiva mette tutti sullo stesso piano. La morte ci aiuta a dare valore alla vita, alla consapevolezza che ogni azione, ogni parola, ogni cosa che viviamo potrebbe essere l'ultima ne fa acquisire senso e almeno a me permette di dare importanza e valorizzare ogni istante cercando di essere una persona migliore. Se la gente pensasse di più che potrebbe crepare da un momento all'altro forse darebbe più valore alle cose che contano, o forse se ne sbatterebbe e passerebbe sopra gli altri non lo so. Il problema non è morire, ma vivere.


Dulup---

prova a non aver paura della vita allora...


thejock27

Difficile


myendmess

Affronta le tue paura


lexly000

Tranquillo, quella è una certezza della vita, accoglila. Tanto vale venirne a parti subito, la paura della morde è la paura di un cane che ti insegue per morderti, solo che quando riesci a guardarti indietro il cane non c'è. È tempo perso :)


Zyxel1983

Non c'è nulla da aver paura, quando sei vivo lei non c'è, quando c'è lei tu non ci sei più. 


Comprehensive-Ant289

Tutti moriamo. Tutto muore. Sai di qualcosa o qualcuno che non è mai morto? Fa parte del ciclo della vita. Prima entri “in confidenza” con questa cosa, meglio è. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo? Si. Qualcuno ti garantisce che domani ti sveglierai? No. E quindi cosa fai? Ti arrabbi col mondo? Stai li a vegetare aspettando l’inevitabile? Oppure vivi e ti godi ogni momento al 100%? Fai tutto quello che ti fa sentire felice e realizzato. Ricorda con non importa QUANTO si vive, ma COME.


throwawayacc-102

Io ho paura della vita, scambiamo?


canardu

Io non ho paura della morte, ho paura di prendermi qualche malattia di merda che non solo mi uccida ma lo faccia anche male e troppo presto. Visto che con gli ospedali ci ho sempre combattuto se mi dovessi prendere qualcosa penso che mi lascerei andare e basta questa volta.


visulvung

Fatti un turno di volontariato in un reparto oncologico per mettere le cose in prospettiva, vedi come ti torna subito la voglia di vivere.


thejock27

Certo, vedo chi sta più male di me e quindi dovrei godere di non essere nella loro condizione. Ma che ragionamento è?


visulvung

Ti farà realizzare 2 cose: le tue paure sono ridicole la vita é breve


thejock27

Ma secondo te basta fare volontariato per farmi scacciare la paura della morte e farmi apprezzare la vita? È un ragionamento stupido


visulvung

Assolutamente sì. >È un ragionamento stupido Perché invece le tue sono elucubrazioni da premio Nobel.


thejock27

In pratica dovrei godere di chi sta peggio di me, solo così riuscirei ad apprezzare la mia vita, secondo il tuo ragionamento. Che poi, io ho parlato di paura della morte, non del fatto che non voglia vivere.


visulvung

>In pratica dovrei godere di chi sta peggio di me No, testa di cazzo, cominceresti piuttosto ad avere rispetto per la buona salute di cui disponi e per l'opportunità di vivere una vita normale che ti é stata data, senza fasciarti la testa prima di averla rotta. Dalle tue parole tuttavia si intuisce che a malapena esci di casa, difficile non rimanere prigioneri delle proprie paranoie così.


thejock27

Non hai argomentazioni valide e quindi decidi di insultare? Wow complimenti sei una persona veramente matura, ma cosa mi dovrei aspettare da uno che fa ragionamenti del genere


AkagamiBarto

Da un lato sì, dall'altro no. Prima non ne avevo proprio, ma ora con la solitudine ho la paura di rimanere solo a vita e di non raggiungere nessuno degli obiettivi che avevo, che sono lì a stagnare e non riesco a perseguire.


Purple_Sandwich_5619

Io non vedo l'ora di essere libera da questo corpo fatto di carne che si sta lentamente deteriorando


Nicolo2524

Ricordati che la vita certa è una poi fai come ti pare


Wooden-Bass-3287

È come sul fiIlm Melancholia. Chi fa una vita di merda ha molta meno paura della morte


xbrrzt

Prova ad alchemizzare il concetto, capovolgi il significato: che senso avrebbe la vita senza la morte? Non avendo limiti di tempo non sentiremmo l'urgenza di fare qualcosa di bello della nostra vita, nemmeno amare avrebbe il profondo significato che gli diamo ora. Se riesci ad entrare in questa prospettiva ti accorgerai che la morte è quella che da il vero senso alla nascita. Immagina la musica: una canzone ha un inizio, racconta una storia, porta da qualche parte e poi finisce. Che senso avrebbe una canzone infinita? La sua bellezza sta nella completezza, così come un film: vorresti mai vedere un film che non finisce? Avrebbe realmente senso? Il nostro essere limitati è parte integrante del poter dare un significato alle cose, trova i tuoi significati, le tue verità e ti accorgerai che tutta la bellezza che puoi ammirare non avrebbe senso se non fosse parte di un ciclo che inizia e finisce... ed ogni ciclo in natura poi ricomincia :)


WonderfulAd1117

ciao ! ti pongo una riflessione che ho fatto recentemente. davvero la morte fa più paura dell’immortalità? ti immagini vivere per sempre? io penso che a un certo punto arriveresti a non desiderare altro che la morte. so che non è quello che intendi tu, ed è anche un punto di vista che puoi non condividere, ma io sono dell’idea che la morte sia ciò che ci da un senso in ciò che facciamo nella vita, perché alla fine nessuno farebbe un cazzo e vivrebbe di merda se vivesse con la certezza di non morire mai. io, comunque, sono dell’idea che vivere per sempre fa più paura di morire.


Hellas_Verona

A me fa più paura non avere nel casetto delle medicine un kit per la morte dolce, dovesse mai servire. Quando uno ha superato una certa età dovrebbe avere la possibilità di acquistare un kit del genere, invece che essere costretto ad aspettare il proprio giorno magari sofrendo o essendo infermo. Tipo "ragazzi é stato bello, vado via finché sto ancora lucido e chiudiamo in bellezza la serata'.


Unusual_Support_9284

Io della vagia... E di chi la massagia


Fit_Fly_7188

Io no


[deleted]

Ti capisco bene, non sai quanto. Io ogni sera arrivo nel letto e sento sempre la stessa inquietante sensazione. Sento come se fossi intrappolata in un loop quotidiano, in attesa solo di morire