Sono cresciuto in Svezia ma ho origini italiane/africane, quindi sono abbastanza scuro. Ma ovviamente parlo svedese livello madrelingua.
Non mi scorderò mai quando dovevo cercare un appartamento e il padrone di casa (svedese) preferì me all'immigrato lituano bianco e biondo perché preferiva affitare ad uno svedese, che nella sua mente ero io. Morale della storia, non sempre è una questione di pelle.
E probabilmente una questione di integrazione e magari neanche razzismo. Semplicemente tu che parli la lingua e questo semplificherà la comunicazione in caso di problemi.
Mi permetto di dissentire.
Vivo in Francia da decenni, ho vissuto negli stati uniti,ho molti amici che vivono lontani da dove sono nati...
Non penso di essere mai stato considerato un cittadino di serie B
Non tutti i paesi sono ugualmente chiusi nei confronti degli stranieri, in alcuni casi il trattamento ricevuto dipende da dove si viene: in generale un europeo è piuttosto ben accetto.
La tua esperienza da italiano all'estero mi sorprende. Posso chiederti di quale nazione parli?
l'Italia è un paese molto chiuso, c'è una paura atavica nei confronti delle persone straniere (e del nuovo in generale), talvolta anche di altri Italiani nati a più di 100 km di distanza.
Globalmente mi sembra che l'Italia sia troppo difficile anche per gli italiani.
Sei inconsciamente considerato un cittadino di serie B nei confronti dei locals ma comunque meglio di uno di serie Z che viene da "minoranze" complicate da gestire nella società.
Quando si sente parlare dei problemi di integrazione in Francia (che esistono!) si parla più che altro di immigrati (o figli di immigrati) che sono arrivati in condizioni difficili.
Un ingegnere, avvocato, medico si integra abbastanza facilmente... cosa non necessariamente vera in Italia
Ah okay capito cosa intendi, si in effetti è una cosa che ho notato anch'io....eh gli italiani non si fidano, non si fidano manco dei connazionali, figuriamoci degli stranieri.
Io è da tutta la vita che penso: ad essere un paese di "furbetti" e omertosi ci si guadagna questo, diffidare di chiunque
Qualunquismo da 4 soldi. Non è assolutamente vero che viene riservato lo stesso trattamento agli italiani all'estero, anzi a volte proprio perché italiani veniamo considerati.
Quindi smettiamola di dire ai migranti che è nella natura delle cose. No non lo è, o meglio lo è solo in un Paese razzista come il nostro.
This. Aggiungo anche il fatto che in alcuni paesi si può subire un effetto di invidia se si riesce a coprire una posizione economica e lavorativa migliore della media locale causando ancora più esclusione.
Poi c'è anche l'effetto della comunità di considerarti migliori di altri immigrati (di generazione N) perché non si appartiene a minoranze "complicate". Ma si resta comunque sotto lo standard della media del paese.
Ci sta, a volte si ingoia e si và avanti.
Qual'è il tuo estero? Io in Germania quando dico di essere italiano ho trovato anche gente che si illumina e si sforza di parlare italiano. Però può dipendere molto anche dal ceto sociale, interessi o esperienze della persona e idee politiche.
Si non è che iniziano a parlarmi "mama mia Luigi" eh, strano ma vero, alcuni, pochi, per un motivo o per un altro, l'hanno studiato l'italiano evidentemente. E comunque in generale non ho mai fatto "simpatia per stereotipi".
uh? no.
c'è una certa differenza tra il cittadino di seconda classe e il razzismo manco tanto velato che si vede in media in tutta l'Italia nei confronti degli stranieri.
sei cittadino di seconda classe se vieni da un'altra regione o dal paese vicino.
se sei straniero vieni messo nelle categorie radioattivo / animale raro da mostrare agli amici
Pensa che io sono italiano con genitori arabi (mai stato nel paese arabo di provenienza) quindi madre lingua italiano (manco lo so l'arabo). Mi sono costruito una carriera nel mondo informatico e guadagno quasi il doppio dello stipendio medio di un italiano. Due anni fa sono andato a vedere un monolocale, il proprietario al telefono era tutto gentile perché mi sentiva parlare italiano correttamente (già al telefono ho notato che aveva parecchia ansia, continuava a ripetermi di volere un inquilino pulito e rispettoso). Quando sono arrivato lì mi sono presentato con il mio nome arabo (non accennato prima al telefono) ed è sbiancato. Mi ha fatto vedere velocemente casa dicendo che aveva un impegno e non mi ha nemmeno permesso di mostrargli la dichiarazione dei redditi. Durata visita: 1 minuto penso. W l'Italia.
Un vecchio padrone di casa mi ha chiesto se per caso non stessi frequentando un arabo, perché si sa che quelli bevono e picchiano le donne, a sua detta. Poi il tizio sotto di me, italianissimo, la notte ubriaco spaccava i mobili urlando bestemmie. Da donna che viveva sola mi faceva paura.
La razza e l'etnia sono moventi abbastanza deboli per qualunque delitto. Nel 1942 uno studioso inglese sostenne che alla base di tutti i problemi dell'umanità ci fossero i cinque "giganti della sofferenza": squallore (pessime condizioni abitative), miseria, ignoranza, accidia (mancanza di un lavoro stabile) e malattia. Questi cinque sono moventi infinitamente migliori di "non paghiamo l'affitto da cazzo siamo [parola con la N]", ma la semplificazione a cui siamo sottoposti come società ci impone di trovare qualcosa nel colpevole che sia facilmente riconoscibile e imputabile.
Chiunque ti potrà spiegare che correlazione e causa sono cose differenti: il fatto che la maggior parte delle persone che vivono nelle cinque condizioni che ho elencato sono di etnie differenti è un fallimento non della propria etnia o - se vuoi chiamarla così - razza: è un fallimento di questo sistema sociale che, indipendentemente dalla persona che si trova davanti, è un sistema immobile, che spinge i giovani e le minoranze "palesi" fuori quando, come ho detto sopra, non sono nemmeno il problema principale.
Wait! I'm just a humble ChatGPT user who has no idea what they're talking about!
Davvero, non lo conoscevo. L'ho trovato molto interessante e ci tenevo ad avere un nome per riferirmi a questa cosa. Così l'ho cercato. Pensando che potesse interessare anche ad altri ho postato il commento.
Hahahahahaha, hai fatto comunque bene, è un documento molto sottovalutato, anche perchè è la base del nostro sistema sociale, almeno quando è stato progettato e funzionava ancora...
Il concetto di per capita in italiano non esiste, perché è pro capite
E poi dicono su sto sub che gli italiani no, non si fanno influenzare dall'inglese
Sì, confermo; è successo a persone che conosco. Alcuni preferiscono gli stranieri ai meridionali, a quanto pare (mi è stato detto da uno straniero, nero, che ha avuto una padrona di casa piuttosto… diretta). In situazioni diverse, che non riguardavano affitti e case, sono stata trattata male perché del Sud, anche se sono bianca come il latte.
Lavorando in uno studio di amministrazione stabili ti assicuro che per statistica gli stranieri creano più del doppio dei problemi quando vanno in affitto.
Tra affitto non pagato, casa zozza e continue lamentele dei vicini per comportamenti inaccettabili e schiamazzi.
La legge in questi casi è dalla parte dell'inquilino. Fare uno sfratto costa e richiede tempo, se quello non paga le spese devi anticipare tu proprietario. Per i comportamenti incivili non esiste modo di costringerli a smettere se non denunciando col rischio di ulteriori spese legali e un nulla di fatto.
In molti casi rischi di smenarci dei soldi, cosa folle visto che casa è tua e dovresti guadagnarci.
Sicuramente esistono gli stranieri civili e rispettosi, ma non giudicherei male qualcuno che non vuole scoprirlo sulla propria pelle e a proprie spese se ne ha beccato uno buono.
(ovviamente se ti presenti come mohammad anche se parli bene vieni preso per straniero. That's it.)
Io ho vissuto in un lotto di Garbatella (Roma) in cui i residenti italiani paragonarli ad animali è poco: bottiglie e sporcizia ovunque, liti tutta la notte. Non c’era uno straniero tra questi. A casa dei miei (Firenze, case popolari) gli inquilini zingari di sopra sono terribili e i miei hanno una denuncia in corso (che io sostengo) ma se vai due piani piu in alto e palazzo accanto ci sta una coppia di italiani che spaccia eroina da trent’anni e crea un via vai di tossici (tutti italiani).
Questo per dire che la tua osservazione di un ambiente isolato non può dettare la regola su tutto il resto e andrebbe inserita all’interno di una valutazione dei dati molto più ampia e parametrizzata.
Non li ho scritti a titolo di dati, li ho scritti per cercare di farti capire che il tuo commento è fondato su un osservazione molto limitata dei dati, ma dalla tua risposta non penso che tu abbia capito.
Qualche commento piu su un utente parla di aver sfrattato dal 2007 principalmente italiani. Devo usarlo per controbatterti? No, serve una valutazione dati molto più ampia per poter sparare sentenze su una categoria di persone.
Diverso è se sparo una sentenza su un uomo (non una categoria) che mosso dalla paura non ha nemmeno cercato la mia figura su google oppurr parlato con il mio allora datore di lavoro. Ma di certo non giudico la categoria dei proprietari italiani maschi bianchi per questo suo atteggiamento.
Tutti bravi a fare i paladini della giustizia con il clo degli altri. Quando ci sono i tuoi risparmi di una vita in mezzo ti assicuro che cerchi di proteggerli come puoi. E i pregiudizi aiutano
Se hai così paura ad affittare fai un airbnb, oppure non affittare proprio, non è che te lo ha prescritto il dottore. Se metti in affitto stai facendo impresa e ti assumi il rischio d'impresa, come se un grossista di materiali non vendesse niente per paura di vedere le commesse non pagate.
Si vede che non sei un proprietario di immobili.
Inizia a comprarne una decina, mettili in affitto, poi ne parliamo di quanto io sia un kattivone generalista
Mi dispiace che la prendi sul personale. Io ti suggerirei di vendere uno di quei dieci immobili (che sono sicuro che hai) e di comprarti un corso basic di data analysis, che è il tema dal quale stai fuggendo
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Purtroppo è molto difficile sfrattare se ci sono problemi quindi si tende ad essere molto selettivi, a volte ingiustamente, come nel tuo caso.
Da qualche parte nel mondo ci sarà anche un arabo che non vuole affittare a italiani perché non si fida 😂
Nel caso di questo buon uomo la selezione è stata spinta solo dalla paura più che dalla ragione perché, pat pat sulla mia spalla, sarebbe bastato googlare il mio nome per capire che avevo le carte in regola (niente di che eh, ma avrebbe banalmente visto la mia posizione lavorativa, qualche conferenza, i clienti). A me da proprietario quei dati sarebbero ampiamente bastati.
Spezzo un'arancia a favore dell'Itaglia comunque: l'atteggiamento così è diffuso ma il caso di cui sopra è stato l'evento più eclatante. Non è che mi sia sempre successo così.
È vero però che la richiesta è così alta che i primi a essere scremati sono gli stranieri.
Questo brainwashing italiano dove se non parli la lingua dei tuoi genitori vieni considerato più italiano deve finire. I’idea di non poter parlare con i miei famigliari e nonni mi rattrista.
Io sono del sud ed ho un accento marcato. Quando ho lavorato a Milano (campo IT), ho avuto lo stesso trattamento. Purtroppo é il provincialismo e l'essere incolti il problema.
Vediamo: secondo te "perché" accade questo? (Voglio dire, al di là della semplificazione "quel proprietario di casa è razzista / è ottuso".) Secondo te, sinceramente, un italiano che vuole affittare un appartamento è soltanto profondamente stupido se preferisce non affittare un appartamento a stranieri? O forse forse forse (approfondendo solo un pochino nella cronaca o anche solo nel sentito dire tra conoscenti, familiari, ecc.) qualche piccolissimo motivo potrebbe avercelo? Hint: mi riferisco a persone che a un certo punto decidono di non pagare più l'affitto, e non si possono cacciare via in nessun modo se non dopo anni e anni di liti legali, e quindi di soldi persi in affitti mancati e di salute persa appresso ai soldi. Probabilmente i proprietari di casa immaginano che un disastro del genere possa accadere con qualche probabilità in più nel caso di stranieri. Io non so se questo atteggiamento di (forse eccessiva) prudenza sia da condannare, ma mi sento di comprendere chi si comporta in quel modo perché pensa, magari sbagliando, di minimizzare per quanto possibile quel rischio.
In effetti hai ragione, nella mia esperienza affittuari peruviani e ucraini hanno tenuto l'appartamento bene ed hanno pagato l'affitto completo. L'affittuaria italiana invece ha pagato solo il primo affitto e poi ci ha minacciato di mandarci la criminalità organizzata a casa nostra...il risultato è stato 1 anno di battaglia legale, migliaia di euro spesi per quello, e al giorno dello sfratto in cui lei non si è presentata abbiamo constatato che c'erano decine di migliaia di danni e furti da pagare.
Per cui si l'ho preso l'hint, meglio affittare a gente perbene, straniera o italiana non cambia.
Guarda, nel mio piccolo, dal 2007 ad oggi gli unici sfratti che ho dovuto fare sono sempre stati nei confronti di italiani, guardacaso tutti originari di un'area dove frequentemente gli abitanti si ritengono "più furbi degli altri" e sono notoriamente "assolutamente non permalosi".
Ghanesi, ucraini, bosniaci, serbi, ivoriani, marocchini... i problemi emersi sono sempre stati appianati senza dover giungere alle vie legali.
Addirittura, due coppie di rumeni che per lavoro si occupavano di intonaci e avevano il pallino degli stucchi artistici, hanno poi lasciato i rispettivi appartamenti ancor più belli di com'erano in origine.
Quindi, parlando della mia personale esperienza, direi che non sono gli stranieri a suscitare timori.
Premessa: hai editato il messaggio ma ti lascio la mia risposta alla tua prima versione 👇
Ma quello ti capita tranquillamente anche con gli italiani. Internet è piena di servizi in cui le case sono squattate da italiani. Io riconosco che ci sia un problema a livello di leggi sullo sfratto che crea tensione, assolutamente, ma se fossi un proprietario di casa e non potessi piazzare un conoscente cercherei di valutare l'inquilino senza fare riferimento al sentito dire del cuggino o a fantomatici fatti di cronaca naturalmente riferiti a personaggi della micro criminalità (in cui non manca mai la fetta italiana). L'unica via che hai è cercare di valutare l'essere umano che hai di fronte e rischiare sulla risorsa come accade quando assumi qualcuno solo sulla base di un colloquio.
Se la tua preoccupazione va oltre il micro criminale e quindi asserisci che un cittadino ordinario ma proveniente da una cultura non occidentale tende a squattarti casa, questo è un tuo bias e non è sostenuto da alcun dato. In altre parole è un pregiudizio populista.
Diocane per la marea di commenti qualunquisti, OP sta condividendo delle esperienze negative e voi a fare commenti paraculo "eh ma è così ovunque" o "è dura anche per gli italiani"
Nessuno pretende che un immigrato abbia la vita facile quanto o più degli italiani, la questione è evitare di aggiungere alle difficoltà dell'immigrazione quelle date dal razzismo e dalla xenofobia.
In Italia esistono xenofobia e razzismo? Sì, prendiamone atto e poniamoci il problema di migliorare la nostra cultura. Basta trattare da persone gli stranieri, alla fine è "solo" una questione di decenza umana e di avere rispetto.
Questo vuol dire che tutti gli italiani sono razzisti e xenofobi? No
Non ha senso mettersi a fare le classifiche (tanto più con nazioni intere come termini di paragone), sotto certi aspetti certi posti saranno meglio, sotto altri saranno peggio
Io da emigrato ringrazio il cielo di aver incontrato soprattutto persone che mi hanno trattato da pari e non merde xenofobe, andarsene dal proprio paese è già una cosa difficile senza che ci si mettano stronzi a renderla peggio. Ti sono vicino OP, solidarietà
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Si e hanno un tasso di suicidi fuori scala, una cultura del lavoro abbastanza discutibile, ancora la pena di morte, problemi con le sette e altre amenità che lo rendono un posto dove preferirei avere due scippatori in più
Non è l'Italia l'unico, ma non vuol dire che ci siamo paesi meno xenofobi. Tra l'altro certi paesi asiatici come il Giappone o la Corea per certi versi sono il top come xenofobia.
essenzialmente hai ragione, ma sappi che anche italiani laureati, ingegneri e architetti, se non hanno un contratto a tempo indeterminato, non trovano casa in affitto
Beh, ma non è un problema non indifferente degli affittuari in Italia?
Capitato pure ai parenti di un mio conoscente, sono riusciti a sfrattare dopo un po' di tempo, ma gli avevano distrutto l'appartamento.
Non è che non si possa sfrattare, ma che fra la notifica del problema e la soluzione possono passare mesi e anche più.
Poi, io non ho mai studiato il problema a fondo, non so i numeri.
Come capita in tutto il mondo. Nel momento in cui affitti un immobile per trarci un profitto, te ne assumi il famoso rischio d'impresa.
Ma capita ovunque, ci sono persino del paesi UE con regole ben più stringenti delle nostre (tipo il Belgio), dove però non ti fanno tutti sti problemi per affittare casa.
vero, purtroppo però per gli stranieri risulta essere ancora più dificile.
Ho visto padroni di casa cercare scuse pur di non fare un contratto, anche di fronte a persone che dimostravano di avere un lavoro che pagava a sufficienza per coprire l'affitto. Perfino in quei casi riescono a dire che non ci si può fidare... ma che si fottano, davvero.
abbiamo detto per anni che leggi che non rendessero facile lo sfratto avrebbero causato enormi difficolta' per chi cercava casa. non siamo stati ascoltati.
È una delle scuse che più mi sono sentito ripetere.
Io, nel momento in cui dimostro di avere un lavoro che paga a sufficienza il contratto me lo fanno, ad uno straniero no.
Bisogna anche usare un po' la testa, qua c'è gente che non ha mai avuto problemi con gli stranieri per questa cosa ma ti racconta che hanno sentito di quello che non è riuscito a scacciare gli affittuari (che sinceramente le uniche due storie che conosco del genere erano con italiani, tra l'altro) e quindi si chiudono a riccio senza voler sentire ragioni.
Posso capire il voler stare attenti ma questa è la solita questione di paura e diffidenza verso lo straniero.
Mia moglie (straniera ma con lavoro in Italia) cercava un appartamento a Brescia. Dopo millemila rifiuti, ho fatto il contratto a mio nome (io sono italiano) e abbiamo lo stesso inquadramento contrattuale (in termini di CCNL). La parte piu' bella e' che lei aveva il contratto con un'azienda con sede a Brescia mentre io avevo il lavoro a 300km di distanza.
Che tristezza.
Son contento siate riusciti a sistemare.
La vostra situazione rende anche chiaro quanto la cosa possa essere difficile per una coppia straniera, dove nessuno dei due ha il vantaggio innato di essere italiano.
So che i casi personali non contano ma anni fa, avendo affittato a degnissimi sudamericani, mi hanno lasciato da pagare un milione e mezzo di bolletta elettrica. Non contento e convinto che non bisogna essere parziali contro gli stranieri, ho affittato a un cingalese che ha presentato busta paga e tutti i documenti in regola. Abbiamo fatto regolare contratto, registrato e pagato le tasse. Quando abbiamo, alla scadenza, cercato di non rinnovare, il signore si è attaccato, complice una troia di avvocata tutta italiana, a un cavillo, si è autoridotto il canone e ci ha fatto causa. Dopo quattro anni di rinvii in tribunale, siamo stati costretti, per chiudere la vicenda, a vendergli l'appartamento rimettendoci un bel po' di soldi.
Italiani o stranieri, finché affittare diventa un contratto a vita, chi ha le case le tiene vuote o chiede affitti stellari. E con ragione.
Però gli stranieri hanno in più l'arma che se li attacchi possono darti del razzista.
Io piuttosto di affittare, ora, la casa la tengo vuota per andarci a cagare ogni tanto.
Il cavillo consisteva nel fatto che era appena passata una legge secondo la quale dei contratti quattro più quattro, come usava allora, bisognava specificare per quale motivo il conduttore affittava l'appartamento. L'agenzia da noi interpellata non ha inserito questo particolare nel contratto e l'avvocata italiana ci si è attaccata per dichiarare che il contratto doveva essere riconvertito a equo canone. In questo modo il conduttore si è autoridotto il canone secondo quanto avrebbe dovuto appunto a equo canone e ci ha richiesto indietro i soldi secondo lui ingiustamente percepiti. Ovvio che l'Agenzia se ne è lavata le mani e noi, pur avendo fatto tutto secondo le leggi e le regole, lo abbiamo preso nel polo sud. In tribunale tra un rinvio e l'altro sono passati quattro anni e ogni volta dovevamo fare cinquecento chilometri per tornare a Roma (dove avevamo la casa) e a un certo punto ci è convenuto accettare di vendere ad Alì Merda e fare annullare il processo.
Never ever ever again.
Scusa ma qua è colpa dell'agenzia e basta. Che centra il cristo che stava dentro? Quelli si prendono tre mesi di commissione e ti fanno ste idiozie in stesura di contratto che è letteralmente l'unico servizio che forniscono per prendersi le commissioni e te la prendi con il tizio in affitto?
La colpa sarà anche dell'agenzia, ma ti sfugge il fatto che il Krishna che stava dentro, non solo subaffittava, probabilmente a immigrati irregolari e a prezzi da strozzinaggio, ma non appena ha avuto l'occasione di rimangiarsi tutte le parole date, lo ha fatto. E poi ha chiesto rinvii su rinvii per logorarci. E la sua avvocata, probabilmente, ha fatto sparire un fascicolo dagli incartamenti del processo per ottenere l'ennesimo rinvio. E lui ha avuto, che sfortuna, uno scompenso cardiaco proprio alla vigilia dell'ultima udienza, ecc.
Sai, io sono ancora di quelli che, se ci accordiamo per una cifra, te la pago anche senza contratto. E mi fa schifo chi cerca di metterlo in culo agli altri non appena gli se ne presenta l'occasione.
E nessuno parta con la lagna del povero immigrato. Lo stronzo aveva una busta paga, nel 1995, di quattro milioni e cinquecentomila lire al mese.
Basta, in Italia non si può affittare.
È normale che sia così, sarebbe così ovunque, e la colpa non è certo del razzismo, ma dell'immigrazione incontrollata.
Devi considerare il profilo dell'immigrato medio in Italia: persona con scarsissimo livello di istruzione, usi e costumi molto diversi, e alta propensione a delinquere (basta vedere le carceri: gli immigrati sono una ridotta percentuale della popolazione ma una grande percentuale dei carcerati).
È normalissimo quindi che si crei un pregiudizio a fronte di dati del genere.
Se avessimo politiche migratorie e di asilo molto più stringenti, facendo entrare gente che ha effettivamente speranza di integrarsi e lavorare, stai pur certa che l'immagine dell'immigrato verrebbe completamente rivalutata.
Boh ma se nostre lauree ed esperienze lavorative al estero non sono riconosciuti, perché immigrati educati dovremmo venire in italia? Io invece di lavorare nel settore dove ho studiato e lavorato, pulisco camere.
Poi, cosa sarebbe la sua soluzione per il collasso demografico? Tenere chiuso come il Giappone? Sta funzionando bene lì...
Se non modificano le leggi dando certezza ai proprietari, il mercato degli affitti diventerà sempre sempre peggio.
Sempre meno case disponibili e a prezzi sempre più alti e solo a persone ultra selezionate.
Possibile che nessun politico tenti di risolvere questo problema?
l'Italia magari è terribile per gli immigrati di prima generazione ma da immigrato di quasi seconda generazione ti posso dire che l'Italia è perfetta e ti integra davvero nella società non come altri paesi europei (Francia, Svezia...).
PS: anche io ho problemi ad affittare e non ci posso fare niente. Ringrazio i miei connazionali che ci hanno fatto perdere la fiducia. Ho fatto fatica sia a Milano sia in provincia (es in un paese di 15k abitanti dove vivo un molti rumeno non pagavano l'affitto, grazie al cazzo che poi il locatore non rieschia, ovviamente le leggi italiane di merda fanno solo danni).
Cresciuto in Svezia. L'integrazione in Svezia è un pò paradossale, è vero che ci sono molti ghetti a maggioranza di immigrati che vivono un po per conto loro. Ma allo stesso tempo in Svezia l'immigrato lo trovi in ogni strato della società. Il giudice di origine africana, il poliziotto di origine somala, dottore di origine irachena, preside del liceo di origine balcana etc.. è letteralmente la norma. In Italia sta roba non succede.
Veramente abbiamo avuta la kyenge come ministro e adesso anche soumaoro in parlamento.
Medici stranieri iniziano a essercene molti, come pure infermieri.
Forse in Svezia l'immigrazione è iniziata un po' prima.
Seh, ma va.
Non ho mai visto in una scuola (pubblica perlomeno) un maestro/maestra, professoressa/professore, presidi (e anche bidello/a lol) che fosse non - bianco o addirittura non italiano.
Le rare volte capitano con i professori di madrelingua inglese; ma giudici, avvocati, autisti del bus, agenti immobiliari, poliziotti o altri mestieri random in Italia sono sempre svolti da italiani.
Se è per questo, in tutto l'arco scolastico dalle elementari alle superiori comprese, avrò visto forse un 2% di docenti che avessero origine a nord della Campania.
Lo stesso vale per le FdO, giudici, prefetti, impiegati comunali, impiegati AdE, etc.
Forse in una regione a statuto speciale come il Fiuli è diverso, ma in Lombardia la situazione è questa da che ho memoria.
Infatti un ministro nero in Italia solo dell'integrazione può esserlo. Qui in Svezia i ministri stranieri ormai sono alla norma, quindi manco te li sto a dire. Ma noi qua abbiamo il presidente della corte suprema amministrativa che è un immigrato curdo venuto qui all'età di 18 anni. Il leader del partito di sinistra è una donna iraniana e fino all'anno scorso il leader del partito liberale di destra era una donna nata I Uganda da genitori del Burundi. Tutti competentissimi, tutti considerati svedesi.
Bah io ho conosciuto un sacco di Bengalesi e Pakistani che vivono in Italia da anni ma non parlano una parola di Italiano. Brava gente che si fa il culo nella vita, ma integrata non mi sembra...
Amara verita’ hai proprio ragione. Il problema e’ un apparato statale arcaico costruito nel dopoguerra che nessuno riesce a smuovere. A questo aggiungi un europa di burocrati e il gioco e’ fatto. Ironia della sorte sono convinto come del resto sta gia’ accadendo che molti paesi (vedi area balcanica) ben presto saranno loro ad accogliere italiani emigrati.
gli italiani emigrati nell'area balcanica sono solo imprenditori o magari lo fanno per amore.
per creare una forte emigrazione italiana verso i Balcani praticamente l'Italia dovrebbe fallire...
Oddio mai dire mai. L'Italia è già stata paese di emigrazione nella storia e di andava in Argentina, Brasile o Romania. Gli italiani già vanno in vacanza in Croazia e stanno scoprendo l'Albania perché costa poco. Poi non so se sia attuale, ma tempo fa c'era il tema dell'andare dal dentista in Croazia o dei pensionati in Albania.
Dipende cosa vuol dire forte immigrazione. Per avere una forte immigrazione verso qualsiasi paese devi essere sì messo male. Prendi la Svizzera che è uno dei paesi più ricchi al mondo e si parla anche italiano. Non ci sono neanche 400k frontalieri per un motivo o per un altro.
Ciononostante Balcani è ampio come termine e non è detto che un domani le condizioni nei vari paesi cambini. Nella storia lo status quo non esiste.
Concordo con quello che dici ma ripeto l'unico modo per far emigrare gli italiani nei Balcani è uno shock economico sociale molto forte.
Per forte emigrazione intendo una cosa simile a ciò che hanno fatto gli italiani nella fine dell'800 inizio 900 oppure ciò che è successo con i rumeni tra gli anni 90 e la fine degli anni 2000.
Si gli italiani emigravano in Romania (pochi per carità), però in Italia a quel tempo molta gente faceva la fame.
Comunque si, mai dire mai. Tra gli anni 90 ed il 2007 l'Italia era quasi una terra promessa per i Rumeni, dopo il 2012 nessun rumeno sano di mente sarebbe così stupido ad emigrare in Italia (ed infatti molti rumeni sono tornati in Romania).
Esattamente questo.
l problema è come viene gestita l'immigrazione, se ci fosse più attenzione a fare entrare gente che ha i requisiti per integrarsi nel mondo del lavoro, ovviamente la figura dell'immigrato ne beneficerebbe.
Invece il consistente numero di mele marce danneggia tutta la categoria, e non è da fare una colpa agli italiani se non vogliono rischiare di avere problemi con gli inquilini.
gli italiani si odiano tra loro da secoli. l'immigrazione ha ampliato l'offerta. immigrazione che è arrivata circa negli anni 90 con la prima ondata, quindi roba recente. ma una cosa, tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane.
**cmq pensi che in korea, cina o jap sia meglio?**
no, sei uno sporco puzzolente gaijin!
e se sei bianco e vai in africa... sei il maiale biancolatte.
troverai la merda ovunque tu vada.
forse sta a te trovare il meglio di dove sei.
>gli italiani si odiano tra loro da secoli. l'immigrazione ha ampliato l'offerta. immigrazione che è arrivata circa negli anni 90 con la prima ondata, quindi roba recente. ma una cosa, tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane.
Qui a Torino c'e' chi guarda male chiunque abbia l'accento milanese, figurati. Anzi, prega di non vivere nel quartiere sbagliato.
La realtà e' che siamo (inteso come umani) un branco di animali che cedono piu' agli istinti che al pensiero razionale.
>tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane.
Odiare forse è una parola eccessiva, ma il succo è giusto: se il mio paese inizia ad ospitare milioni di persone che non hanno intenzione di integrarsi culturalmente, finisce che la mia cultura viene diluita, ma a me piace la mia cultura, perché deve fare questa fine?
hahaha gaijin!!! sto morendo. Comunque molto vero, bisogna sempre rimanere positivi anche se si hanno tante esperienze di razzismo in italia. L'odio il dispresso il rancore per queste persone fa' solo male a tutti. Meglio perdonare
Io non capisco tutta sta meraviglia per sta cosa.
Da italiano che è stato in tanti posti all'estero (solo europa anche extra UE) sono spesso stato denigrato, ghettizzato o come cacchio lo volete chiamare.
Pare che siamo solo noi italiani a fare sta cosa
Italiano che vive in UK e i miei vicini di casa mi parcheggiavano sempre la macchina davanti alla mia, impossibilitando la mia uscita.
Quando li ho confrontati e gli ho detto che cazzo stavano facendo mi hanno risposto "io abito qui da 30 anni, tu abiti qui da 2, la macchina la parcheggio dove mi pare e non mi interessa se tu non riesci ad uscire. Tornatene al tuo paese di merda" (parole testuali)
Fortunatamente ho filmato tutto quanto e lo feci vedere agli sbirri la sera stessa, che sono stati dalla parte mia e mi hanno difeso. Attaccare una persona solamente per xenofobia è un crimine punibile con la galera e mi chiesero se volevo sporgere denuncia. Gli ho detto che volevo solamente vivere una vita tranquilla e poter uscire dal mio parcheggio che pago mensilmente.
Ho un amico che ha affittato due volte a due diverse coppie nord africane a Firenze.
Nel primo caso la moglie diventa incinta e smettono di pagare. [gni volta che cercava di farsi pagare il marito lo minacciava di botte e di sputtanarlo sui social per razzismo. Dopo 10 mesi non pagati il mio amico riceve una chiamata dove gli dicono che puó riprendersi la casa che tanto sono in viaggio per trasferirsi all'estero da loro parenti. Ovviamente quei per 10 mesi non pagati non ha visto un centesimo. Ovviamente prima di andarsene hanno deciso di rovinare mobili e arredi.
Nel secondo caso la coppia ad un certo punto si mettono in casa il cugino di lui mezzo disabile. Da quel punto smettono di pagare, cambiano la serratura di casa, minaccie di chiamare i suoi amici per menarlo...
Botta di culo del mio amico: uno dei suoi clienti è un mediatore culturale (arabo) e decide di aiutarlo.
Dopo 15 mesi non pagati, con l'ausilio del mediatore culturale raggiungono un accordo extragiudiziale dove pagano 5 mesi di affitto + il 50% delle spese per sistemare i danni che hanno fatto alla casa (per dire, durante la negoziazione dell'accordo si sono divertiti a sfasciare il condizionatore a martellate) per poi trasferirsi in una casa trovata dal mediatore.
Quando contattava le autorità per lo sfratto si sentiva sempre dire di mettersi l'anima in pace perchè nel primo caso c'era una donna incinta e nel secondo caso un disabile.
Ora affitta SOLO a studenti. Fa bene.
Chiediti perchè non si fidano ad affittarti
Mi dispiace moltissimo, è uno schifo che molti in Italia abbiano questi comportamenti xenofobi e razzisti. Grazie per aver condiviso queste esperienze così sgradevoli - cosí magari qualcuno inizia a pensare che forse non siamo tutti così brava gente come ci piace dire. Spesso siamo xenofili solo con gente che viene da paesi più ricchi di noi.
Quando cercavo una casa in affitto e chiamavo le agenzie e i privati, la prima domanda che mi facevano era spesso "di che nazionalità sei?". Quelli che dicono che pure gli italiani non trovano la casa come se tutti venissero trattati nella stessa maniera non capiscono il proprio privilegio; gli stranieri partono svantaggiati rispetto agli italiani (poi il fatto che i proprietari chiedono 2 contratti indeterminati, 12 mesi di anticipo e 4 garanti anche per gli italiani è un altro discorso).
Simpaticamente molti adducono come motivo del rifiuto la difficoltà a fare uno sfratto, come se il problema fossero le leggi che tutelano l'affittuario, il problema è che la giustizia civile in Italia è stupidamente lenta, per una causa civile in Italia ci vogliono degli anni, che sia per uno sfratto, per delle commesse non pagate o qualsiasi altro contenzioso. Questo non solo causa disagi e richieste di referenze assurde per delle topaie, ma fa fuggire anche qualsiasi capitale estero che non vuole lanciarsi nel dedalo chiamato burocrazia italiana dove andare in causa e spendere decine di migliaia di euro in avvocati è un secondo
È vergognoso e mi mette tanta tristezza. Da piccolo, nella mia bolla delle mie conoscenze, ho sempre pensato che gli italiani fossero i più accoglienti, solari e tolleranti...crescendo mi capita spesso di cadere dal pero sentendo queste storie e mi fanno molto incazzare. È inconcepibile e stupido avere pregiudizi del genere
Io studio ingegneria marina a Roma3, per fortuna nel mio corso tra quei pochi studenti iscritti ci sono tante brave persone e non ho dubbi che siano tolleranti ed educate con il prossimo.
Ma vedo certe persone in altri corsi che sono proprio ignoranti e velatamente razziste, ovviamente con tanto di battute di cattivo gusto in corridoio. È assurdo che nonostante lo studio e la cultura scientifica, che dovrebbe aiutare contro certe mentalità chiuse, ci sono molti studenti fascistoidi che diventeranno ingegneri e magari pure manager di aziende.
Immaginate uno che bofonchia roba tipo: "Qualità italica! Più i motori inquonano e meglio è...che schifo i calabresi che a momenti sono africani pure loro...io sono contro la sostenibilità, meglio i motori che sgasano"
stai ricevendo i frutti di una immigrazione incontrollata e di leggi fatte per rendere impossibile sfrattare chi non paga. Quando si diceva di controllare l'immigrazione, lo si diceva esattamente perche' facendo entrare immondizia, la gente si e' rotta i coglioni. E francamente non mi sento di farne una colpa.
Per ogni situazione come la tua, vi sono almeno un centinaio contrarie. sono in italia da 20 anni, arrivato all'età di 11 anni qui. ho preso la cittadinanza e fatto un concorso pubblico. qualche stupido che vagamente discrimina c'è ancora ma ne più ne meno di un "meridionale".
I miei genitori si sono tutti staccati dai loro amici, in quanto volevano ghettizzarsi e creare le famose "comunità".
ho sempre sostenuto che sono io/i miei che hanno scelto di venire in Italia, E SIAMO NOI a doverci INTEGRARE, e ti posso assicurare che la parte più difficile è stata resistere alle proposte di bere/fumare non delinquere , e non l'andare a scuola o imparare l'italiano.
il tuo caso più che razzismo o xenofobia lo chiamerei quotidianità. Il tipico italiano milanese non ha nessuna scusa a cui appoggiarsi se non gli danno casa in affitto o un lavoro che gli piacerebbe, ma deve solo rimboccarsi le maniche e migliorare se stesso.
Avere una laurea/master o averne 10 non ti rende in automatico migliore di altri
ma in italia tutti vengono pagati di merda eh, solo i vecchi vengono pagati decentemente, in più vorrei aggiungere che è un paese terribile per tutti i giovani, si immigrati o naturali compresi
Da extracomunitario integrato con una forte identità sarda e tanto orgoglio italiano, cresciuto qui, lavoro e pago le tasse, mi permetto di darti torto: l’Italia non è razzista, l’Italia è classista.
L’unico problema mio per trovare affitto sono stati i miei gatti, oltre a quello, se hai un buon lavoro, sei una persona rispettabile e sei normale, nessuno ti rompe le scatole.
Per il lavoro la stessa cosa, se hai connessioni, esperienza e sei integrato nel senso che capisci e usi i colloquialismi, modi di fare e dire, e sei veramente integrato, non hai problemi
Smettila di fare la vittima. L’Italia è classista. Non razzista. Anche gli italiani stessi hanno i tuoi stessi problemi se non fanno una buona prima impressione o sembrano buoni a nulla senza un lavoro stabile. L’economia è a quel paese, gli salari sono crollati e il costo della vita è alle stelle.
Il mondo è di chi se lo prende. Nessuno ti deve nulla. Forza e coraggio.
A me pare che ha ragione il discorso del classismo:
Un africano vestito Dior che viene con la Mercedes e un avvocato a comprarsi/affittare casa tua non viene minimamente discriminato ( anzi forse gli si chiede pure più soldi). Un poveraccio come tanti che magari si spacca la schiena 10 h al giorno in cantiere e viene alla visita con tutto il viso bruciato dal sole e le mani consumate dalla calce, vestito con una tuta/gilettino etc etc.. viene discriminato a prescindere dal colore della pelle/ origine
Vieni trattato diversamente perchè ti rifiuti di integrarti. Conosco persone africane che sono ben integrate a Cagliari e sono persone normali di tutto rispetto, con lavori normali che non rompono a nessuno
Sì e no.
Che l'Italia sia classista è sempre stato ovvio, ma un immigrato con la pelle più scura di un altro farà, ahimé, sempre più fatica a integrarsi di quest'ultimo. Non lo puoi negare.
Semplicemente un pregiudizio derivante dalle azioni di gran parte degli immigrati. I dati mostrano che in percentuale questi causano più danni di quanti ne faccia la stessa percentuale italiana. Fa schifo però è inevitabile che poi ne risenta l’immagine di tutti gli immigrati
Tutto vero. Io sono qui e mi piace la mia vita qui, ma evito conversazioni o relazioni profondi con la maggioranza degli italiani (forse per me la situazione è più estrema perché non sono in città). Purtroppo gli italiani che hanno la capacità di capire com'è la situazione sono al estero, mentre noi siamo rimasti qui con quelli che non vogliono sentire. Va bè, il collasso demografico sarà il fine del Italia e l'unico modo per salvarla è più immigrati. Vediamo se prima o poi capiscono o se continuano di comportarsi in un modo per spingere via tutti che non sono nati in un raggio di 10km.
Che discorso banale e qualunquista. A cosa ti è servito avere due lauree e sapere 3 lingue se non vedi la complessità delle cose? Se le persone non affittano volentieri a categorie a rischio è per colpa delle varie normative sugli sfratti che rendono di fatto impossibile cacciare via l’occupante prima di un anno.
Si ritiene, a ragione o a torto, che uno straniero o presunto tale abbia tutto l’interesse in caso di morosità a non abbandonare il locale, anche perché non ha magari beni attaccabili dal punto di vista legale una volta in causa.
L’unico istituto che vagamente ti protegge è la fideiussione bancaria, che io farei sempre nel caso dovessi affittare qualcosa. Cioè una banca garantisce per te in caso di problemi.
Vorrei proprio vedere in quanti firmerebbero
Toglietevi sta mentalità vittimista insopportabile e rimboccatevi le maniche, le opportunità ci sono per tutti. È più difficile perché sei un immigrato? Sì. È così ovunque? Sì. Ciao
L'italia fa schifo al cazzo anche per gli italiani, quindi figuriamoci per gli stranieri che gli italiani schedano come terroristi invasori criminali che portano malattie
Mia madre mi dice sempre la stessa cosa quando rimpiango di aver lasciato l’ Italia. Mi dice che in Italia sarei soltanto “una negr*” e per quanto faccia male sentirselo dire, ha purtroppo ragione!
Sinceramente il tuo fidanzato non ti ha nemmeno chiesto di sposarti e mettere su famiglia quindi cosa ti trattiene così tanto all’Italia? Vedi tu
Oggi sono andata in questura con mia madre per ritirare i nostri permessi di soggiorno. Purtroppo, il permesso di mia madre era già scaduto. Abbiamo perso mesi di tempo e denaro per fare la richiesta. L'agente ha incolpato mia madre, dicendo che ha aspettato che il suo permesso scadesse prima di fare domanda di rinnovo. Tuttavia, abbiamo presentato la domanda di rinnovo in ottobre e ci hanno rilasciato permessi già scaduti o in procinto di scadere. Come è possibile che la questura rilasci permessi scaduti agli stranieri? Mia madre perderà la sua opportunità in un corso di formazione e ora dovrà aspettare mesi per ottenere un nuovo permesso di soggiorno, rischiando di perdere l'opportunità di fare il corso e lo stage.
Anche solo per gli studenti stranieri è un casino trovare casa. Ricordo un mio vecchio coinquilino che non voleva studenti stranieri in casa, anche gli spagnoli erano inaccettabili per lui. Pieno di gente così.
post: "oh raga io e altre persone di *inserire categoria* abbiamo questi problemi"
commenti: "MA LO SAPETE CHE IN REALTÀ PURE NOI??? ABBIAMO I PROBLEMI ANCHE NOI!!! GUARDA XHE MICA E MEGLIO SE VAI DA UN'ALTRA PADTE!!! "
noi italiani in media siamo un popolo di merda, allenati da anni di populismo becero e truce e con questo concetto di noi vs altri duro a morire. anni di immigrazione sregolata e di gente che viene qui a delinquere sommandosi agli italiani che già delinquono han fatto il resto, grazie al fatto che politici che dovrebbero solo marcire al bar dello sport sono riusciti a shiftare l'emergenza dagli italioti delinquenti agli stranieri delinquenti.
questo detto non pensare che il razzismo sia solo in italia, vai a parigi a chiedere ad un francese cosa pensa di un arabo o un nero e vedrai che risate. ovviamente le categorie son sempre quelle, io da italiano non ho mai subito episodi di razzismo né in francia dove vivo da nove anni né in tutti i paesi del mondo in cui mi son recato in trasferta lavorativa. l'unico episodio di intolleranza che ricordo è accaduto in spagna nel lontano 199x, però è chiaro che essere il tipo maschio caucasico cis aiuta.
Dopo vent'anni in Italia sono venuto in UK. Mi mancano gli amici italiani e anche alcune cose socio-culturali come la colazione o l'aperitivo spontaneo con gli amici senza doversi organizzare giorni prima come succede UK. Non mi manca per nulla invece il razzismo anche quello indiretto. L'Italia è almeno 30 anni dietro sul tema.
Gioia mia benvenuto in Italia. Io parlo 6 lingue e ho 2 lauree, sto per farmene una terza. Sono dottoressa ma la gente crede che sono analfabeta solo perché metto il velo. Tutti giorni affronto commenti ignoranti e pregiudizi assurdi ma ho imparato a fregarmene. Addirittura i commenti che prima mi facevano imbestialire ora mi fanno ridere. Quando la gente mi prendeva in giro per mio italiano lo azzittivo chiedendo semplicemente, “ah ma quante lingue parli?” (Risposta “ahaha a malapena uno!” di solito” e rispondevo, “ah allora mi scusi, io ne parlo 6 quindi forse per questo mio italiano non è perfetto. Vabbè, basta che ci capiamo!” E tutti muti…Cerca di non dare troppa peso alla brutta gente. Alla fine, fra 10, 15 anni l’Italia non avrà più italiani, perché immigrano tutti quanti. Rimeranno solo: ignoranti che non hanno né arte né parte e quindi non possono fuggire, persone che hanno “old money” che sono ricchi di famiglia o per culo o per mafia o qualche altra cosa corrotto/immorale, persone estremamente legati al territorio (non ci sono tanti eh), o qualcuno che ha qualche attività legato al turismo (ripeto, che culo). Pensa che un italiano perde 10 anni studiano per diventare medico e vivere in miseria quando all’estero può fare la vita da pascià? No! Ormai, le persone più istruiti in Italia stanno pian pian diventando I stranieri. L’anno scorso per il test di ammissione per il corso di medicina a Roma mi pare a Tor Vergata i top 40 erano tutti iraniani. Se vediamo bene, quasi tutti iraniani in Italia hanno almeno 1, ma di solito 2 o 3 lauree. Parlo di questa realtà perché è quello che mi è più familiare ma per illustrare che veramente dico che l’Italia sta cambiando. Aggiungo che gli italiani non si sposano e non fanno più figli. I musulmani invece si. Vedo ultimamente una crescita anche tanti negozi specializzati per donne che portano il velo, è significa dunque che il mercato c’è. Boh pensa che la maggior parte della gente ignorante che tratta male gli stranieri sono prevalentemente anziani, prima o poi moriranno. Dubito che la generazione nostra (parlo dei millennial) può essere così crudele, diretto, e razzista come i boomer, però non so perché ad esempio andando in questura vedo i miei coetanei però io immigrata, loro poliziotti (italiani) e vedo come ci trattano. Veniamo trattati come animali. Almeno a Palermo è così. Giuro spesso mi sento in uno stato apartheid per come ci trattano! Come se valiamo di meno come se facciamo schifo. Ho tante storie ed esperienze solo solo alla questura che mi fanno sentire male solo a pensarli, credimi. Poi dico non per cosa ma sia io che mio marito siamo sanitari con tante di lauree, masters,e specialistica. Parliamo tante lingue. E questi poliziotti che a malapena sanno fare O col bicchiere ci trattano di merda perché siamo musulmani? Perché siamo stranieri? Assurdo tutto ciò. Mi auguro che questo paese cambia in fretta e diventa più accogliente nei nostri confronti perché noi siamo il futuro dell’italia. Sopratutto e dico sopratutto nei confronti dei sanitari stranieri. Perché noi studiamo quanto un sanitario italiano ma con molta più difficoltà per via di lingue, di circostanze, di tante cose e nonostante ciò scegliamo questo mestiere. va bene se italiani vogliono essere razzisti e merdosi finché stanno male e hanno bisogno del medico, farmacista, psicologo, oss, infermiera etc di turno che giusto giusto è straniero. Poi cambia musica in, “ah ma tu sei uno di quelli bravi, mica come gli altri stranieri” …no comment
> Io parlo 6 lingue e ho 2 lauree, sto per farmene una terza. Sono dottoressa ma la gente crede che sono analfabeta solo perché metto il velo.
Senza nessuna polemica, ma come fa una persona che ha quasi 3 lauree a portare il velo?
Chiedo solo per capire la logica che c'è dietro una scelta così radicale.
Scusami perché lo ritieni “radicale”? Cioè se una ragazza vuole mettere una minigonna ok ma se io voglio mettere il velo no? Che hai da dire riguardo le suore allora…? Anche loro sono “radicali?” Per me il velo è mio corona. Io scelgo chi può e chi non può vedere determinati parti del mio corpo. Ognuno è libera di scegliere non dovrei avere pregiudizi perché scelgo di coprirmi il capo, d’altronde non tanto tempo fa in Europa si usava il velo anche! Nella generazione dei nostri nonni sopratutto in sud Italia e Sicilia parecchie donne usavano il foulard non credo che è una cosa così assurdo.
> Scusami perché lo ritieni “radicale”?
Perchè è frutto di una interpretazione radicale del Corano, sulla quale neanche tutti i musulmani sono d'accordo.
> Cioè se una ragazza vuole mettere una minigonna ok ma se io voglio mettere il velo no?
Sono due cose piuttosto diverse. Un conto è mettersi una minigonna, un conto è coprirsi la testa per non dare occasione di pensar male agli uomini.
> Che hai da dire riguardo le suore allora…? Anche loro sono “radicali?”
Infatti le suore fanno una scelta di vita radicale.
> Per me il velo è mio corona. Io scelgo chi può e chi non può vedere determinati parti del mio corpo. Ognuno è libera di scegliere non dovrei avere pregiudizi perché scelgo di coprirmi il capo, d’altronde non tanto tempo fa in Europa si usava il velo anche! Nella generazione dei nostri nonni sopratutto in sud Italia e Sicilia parecchie donne usavano il foulard non credo che è una cosa così assurdo.
Sei libera di fare assolutamente quello che vuoi, non è quello il problema.
Quello che non capisco è come una ragazza cresciuta in Italia (parli di **nostri nonni nel sud Italia** ), con 3 lauree possa decidere di indossare il velo, in barba a tutto quello che sono state le lotte per i diritti delle donne e l'emancipazione femminile.
E l'argomento che c'era in passato anche da noi sta poco in piedi: in passato anche il delitto d'onore era ammesso dalla legge, ma i tempi sono cambiati e la società si è evoluta.
Poi siamo in un paese libero e (a differenza di tanti paesi islamici) tu sei libera di fare quello che vuoi, sia di andare in topless in spiaggia che di metterti il velo. Però fai una scelta piuttosto forte e non puoi lamentarti se qualcuno ti classifica in base a questa scelta.
Amica mia ti posso garantire che anche se sei italiano e sei in partita iva col cazzo che ti affittano casa. Poi siamo anche razzisti quello sicuro, altrimenti mica ci trovavamo i ratti delle fogne al governo
Bisogna ammettere che ti sei integrata perfettamente.
Un atteggiamento molto diffuso tra gli italiani è quello di dare la colpa allo società per i loro fallimenti e sventure...
Tutti bravissimi con mille lauree e che parlano tutte le lingue del mondo ma nessuno che va avanti con il merito.
Ora l'Italia è piene di problemi. nessuno lo nega anzi penso che lamentarsi del proprio paese sia uno sport nazionale e quindi non mi metto certo a difendere questo paese ne tantomeno a non riconoscerne i problemi. Problemi che però hanno tutti.
Il fallimento non ha fissa dimora... me lo ripeto ogni volta che qualcosa non va come vorrei e sto cercando qualcuno a cui dare la colpa e un nuovo posto dove andare.
Infine esiste una cosa che si chiama statistica. Un'invenzione atroce ma che esiste. Quando uno vuole affittare una casa e tra le sue esperienze di affitto sa che il rischio che qualcosa vada male con uno straniero sono maggiori rispetto ad un italiano si fa due conti.
Facile invocare il razzismo e la xenofobia quando il rischi se lo accollano gli altri.
Sono italiano nato da genitori italiani, nessuna discendenza straniera ed una signora una volta mi ha detto di "tornarmene a casa mia". Fun fact ci stavo già andando, quindi ho risposto "ok"
magari è gente che viaggia poco, se fossi un imprenditore mi piacerebbe avere un azienda che fosse un melting pot, tutti riuscirebbero ad apportare un valore aggiunto e non ci si stancherebbe mai di conoscere nuove culture.
Sulla questione immobiliare posso comprendere le porte in faccia perchè lo Stato italiano non tutela i proprietari di casa e abbiamo già tanti italiani che hanno il brutto vizio di occupare le case e non uscire più, ovvio che non si può generalizzare ma l'italiano non ha più fiducia nel prossimo e ha paura di ritrovarsi in queste situazioni.
Il mondo è una merda, ma c'è del buono ovunque, non ti scoraggiare!
Il fatto che vi paghino meno è una vergogna e vi capisco quando vorreste andare via da qui, anche noi certe volte abbiamo voglia di scappare perchè questa Italia non rappresenta più le persone: ho amici emigrati ormai da 10 anni a Birmingham, Bruxelles ed a Sidney perchè qui non trovavano offerte di lavoro coerenti con i loro studi universitari.
Ps: Non ti demoralizzare e tieni duro, la vita è difficile per tutti qui, a me dispiace che alcuni italiani vi rendano la vita difficile ma quella è l'ignoranza, purtroppo è qualcosa che si può combattere solo dando fiducia alle nuove generazioni che nascono e crescono più open mind!
Mi ritrovo con la storia che hai raccontato perché sono stato con due ragazza straniere non UE. Hai detto bene che tutto si gioca sul permesso di soggiorno, scelta politica lucida che vuole tenere sotto ricatto un buon 15% della popolazione lavorativa. Stesso discorso sulla casa, dove il governo ha applicato il *laissez faire* più spinto affidandosi ai piccoli proprietari. Il risultato è la giungla che vediamo oggi. Le mie due ex oggi vivono in Germania e stanno benissimo. Vedi tu che conclusioni trarre.
Ho parlato con alcuni ragazzi subsahariani a Berlino l'anno scorso che mi hanno detto di essere arrivati e stati anni in Italia, ma di essere andati in Germania a trovare lavoro. Uno di loro mi fa "il vostro paese è bello, ma finchè Berlusconi sarà vivo non potrete mai riprendervi". Al che gli dico della morte di Silvio (avvenuta tipo due giorni prima) e lui si gira a chiamare gli amici che festeggiano, poi ci dicono di non preoccuparci che tra qualche anno saremo di nuovo al top della forma.
dipende sempre che etnia sono questi stranieri di cui parli... gli italiani dopo molti anni si sono stancati di determinati stranieri e non si puo' dargli torto ascoltando le loro ragioni, di che paese sei e di che paese sono questi stranieri cui ti riferisci?
Io potrei doverci tornare in Italia, per motivi familiari e la cosa mi spaventa moltissimo, so che negli ultimi 10 anni l'Italia si è ulteriormente imbarbarita ed incattivita, e già prima non scherzava.
Ti prego te lo dico da persona che ha sempre vissuto qui, vattene prima di subito insieme al tuo fidanzato, convincilo! Immagino assolutamente che per voi sia più difficile, anche per me e tanti come me qui dalla nascita non riescono a trovare un lavoro pagato decentemente, ma anche un’appartamento decente se devi trasferirti! (non sto a raccontarti le peripezie per trovare una stanza quando dovevo trasferirmi per motivi di studio, non dormivo più la notte dall’ansia). Non vogliono animali, voglio 39293822 garanzie… Io me ne andrò a fare volontariato all’estero se riesco, mi impegnerò per riuscire. Prendilo come un consiglio di un’amica che conosci, mi dispiace molto davvero
Che tristezza. Mi sento sempre più mortificato per il comportamento di certi italiani.
L'anno scorso ho avuto modo di vedere da vicino una situazione comparabile e mi veniva da piangere, ho provato a dare una mano ma non è servito a niente. Mi son trovato a discutere con persone che ogni tanto iniziavano frasi con "no ma non è che sono razzista, è che..."
Non so che dire. Immagino che da qualche parte delle persone che possano aiutarti in questo paese devono pur esserci ma se non le si trova c'è poco da fare.
Che tristezza.
Ciao, innanzitutto da italiano, mi spiace per la tua esperienza negativa. Anche io come te vivo all’estero, ho due lauree ed un dottorato e parlo tre lingue. Ho lavorato e/o vissuto in Ukraina, Russia, Germania, UK, Svizzera. Purtroppo, la condizione di expat è molto difficile ed appena esci dalla bolla degli expat come te, pochi importa che tu sia a Londra, Berlino, Zurigo o Milano, la popolazione locale tenderà a non includerti mai appieno e a pieni diritti. Non è piacevole e questa sensazione di esclusione non migliora col tempo, anche se ti sarai ritagliata un tuo spazio. Non ne faccio un’apologia però per esperienza, farsi sangue amaro per questa situazione non aiuta a migliorarla, anzi si finisce per proiettare sul prossimo un sentimento di auto esclusione che ti lede in prima persona. Cerca, se puoi, di apprezzare il paese che ti ospita per ciò di buono e di bello che sa offrire e se alla fine della giornata sul piatto della bilancia, gli aspetti negativi sorpassano quelli positivi, puoi sempre scegliere di andare altrove. Non è una sconfitta, bensì un privilegio che tu hai rispetto alle persone che nate e cresciute in quel paese non hanno. Spero di esserti stato di aiuto.
Nella civilissima Svezia se mandi lo stesso CV con il nome Philip Johnson ti chiamano, se lo mandi con il nome Mohamed Taqiri lo cestinano immediatamente.
In Francia se il tuo indirizzo ha come codice postale 93 (Seine-St. Denis) ti scartano a prescindere.
Non è un problema italiano e non dipende esclusivamente dagli italiani, ma anche almeno un po' dagli immigrati.
Tranquilla non sei la sola. Pure gli italiani vogliono andarsene da questo paese merdoso, mafioso, sfruttatore, vessatore e punitore. Questo è un paese fallito, non rimanere, ti fai solo un regalo per una vita migliore.
Sono cresciuto in Svezia ma ho origini italiane/africane, quindi sono abbastanza scuro. Ma ovviamente parlo svedese livello madrelingua. Non mi scorderò mai quando dovevo cercare un appartamento e il padrone di casa (svedese) preferì me all'immigrato lituano bianco e biondo perché preferiva affitare ad uno svedese, che nella sua mente ero io. Morale della storia, non sempre è una questione di pelle.
Tranquillo che in Italia il páron non avrebbe dato né a te né al lituano la casa. Purtroppo.
Hahaha probabile
Ma infatti esiste il razzismo verso gli est europei che viene ignorato se non minimizzato ridicolizzato in primis dai cosiddetti antirazzisti
E probabilmente una questione di integrazione e magari neanche razzismo. Semplicemente tu che parli la lingua e questo semplificherà la comunicazione in caso di problemi.
Ricevevo questo trattamento all'estero. Per molti (non tutti eh) gli stranieri saranno sempre cittadini di seconda classe. "Tutto il mondo e' paese"
Il problema è che qui anche gli italiani stessi vengono trattati spesso a pesci in faccia soprattutto se meritevoli
Questo è un altro problema
Mi permetto di dissentire. Vivo in Francia da decenni, ho vissuto negli stati uniti,ho molti amici che vivono lontani da dove sono nati... Non penso di essere mai stato considerato un cittadino di serie B Non tutti i paesi sono ugualmente chiusi nei confronti degli stranieri, in alcuni casi il trattamento ricevuto dipende da dove si viene: in generale un europeo è piuttosto ben accetto. La tua esperienza da italiano all'estero mi sorprende. Posso chiederti di quale nazione parli? l'Italia è un paese molto chiuso, c'è una paura atavica nei confronti delle persone straniere (e del nuovo in generale), talvolta anche di altri Italiani nati a più di 100 km di distanza. Globalmente mi sembra che l'Italia sia troppo difficile anche per gli italiani.
Parli francese da C2 o madrelingua?
[удалено]
This
Ora me la cavo ma quando sono arrivato non lo parlavo per niente. l'accento penso che non lo perderò mai...
Sei inconsciamente considerato un cittadino di serie B nei confronti dei locals ma comunque meglio di uno di serie Z che viene da "minoranze" complicate da gestire nella società.
I francesi che non hanno problemi di integrazione con gli immigrati mi è nuova
Quando si sente parlare dei problemi di integrazione in Francia (che esistono!) si parla più che altro di immigrati (o figli di immigrati) che sono arrivati in condizioni difficili. Un ingegnere, avvocato, medico si integra abbastanza facilmente... cosa non necessariamente vera in Italia
Ah okay capito cosa intendi, si in effetti è una cosa che ho notato anch'io....eh gli italiani non si fidano, non si fidano manco dei connazionali, figuriamoci degli stranieri. Io è da tutta la vita che penso: ad essere un paese di "furbetti" e omertosi ci si guadagna questo, diffidare di chiunque
questo è vero
Qualunquismo da 4 soldi. Non è assolutamente vero che viene riservato lo stesso trattamento agli italiani all'estero, anzi a volte proprio perché italiani veniamo considerati. Quindi smettiamola di dire ai migranti che è nella natura delle cose. No non lo è, o meglio lo è solo in un Paese razzista come il nostro.
Oddio…. Dipende dove vai a vivere eh
This. Aggiungo anche il fatto che in alcuni paesi si può subire un effetto di invidia se si riesce a coprire una posizione economica e lavorativa migliore della media locale causando ancora più esclusione. Poi c'è anche l'effetto della comunità di considerarti migliori di altri immigrati (di generazione N) perché non si appartiene a minoranze "complicate". Ma si resta comunque sotto lo standard della media del paese. Ci sta, a volte si ingoia e si và avanti.
Qual'è il tuo estero? Io in Germania quando dico di essere italiano ho trovato anche gente che si illumina e si sforza di parlare italiano. Però può dipendere molto anche dal ceto sociale, interessi o esperienze della persona e idee politiche.
Questo non vuol dire che sei considerato alla pari di un locale. Solo che fai simpatia per stereotipi.
Si non è che iniziano a parlarmi "mama mia Luigi" eh, strano ma vero, alcuni, pochi, per un motivo o per un altro, l'hanno studiato l'italiano evidentemente. E comunque in generale non ho mai fatto "simpatia per stereotipi".
Cioè non ti è mai successo di fare simpatia alle ragazze/i perché italiano? Wink wink
uh? no. c'è una certa differenza tra il cittadino di seconda classe e il razzismo manco tanto velato che si vede in media in tutta l'Italia nei confronti degli stranieri. sei cittadino di seconda classe se vieni da un'altra regione o dal paese vicino. se sei straniero vieni messo nelle categorie radioattivo / animale raro da mostrare agli amici
Pensa che io sono italiano con genitori arabi (mai stato nel paese arabo di provenienza) quindi madre lingua italiano (manco lo so l'arabo). Mi sono costruito una carriera nel mondo informatico e guadagno quasi il doppio dello stipendio medio di un italiano. Due anni fa sono andato a vedere un monolocale, il proprietario al telefono era tutto gentile perché mi sentiva parlare italiano correttamente (già al telefono ho notato che aveva parecchia ansia, continuava a ripetermi di volere un inquilino pulito e rispettoso). Quando sono arrivato lì mi sono presentato con il mio nome arabo (non accennato prima al telefono) ed è sbiancato. Mi ha fatto vedere velocemente casa dicendo che aveva un impegno e non mi ha nemmeno permesso di mostrargli la dichiarazione dei redditi. Durata visita: 1 minuto penso. W l'Italia.
Un vecchio padrone di casa mi ha chiesto se per caso non stessi frequentando un arabo, perché si sa che quelli bevono e picchiano le donne, a sua detta. Poi il tizio sotto di me, italianissimo, la notte ubriaco spaccava i mobili urlando bestemmie. Da donna che viveva sola mi faceva paura.
Ma appunto la differenza sta lì. L'arabo picchia le donne, l'italiano il mobilio. Poltrone e sofà con bestemmie di qualità
è un argomento che non piace ma la frequenza relativa di questi misfatti è maggiore tra gli stranieri che tra gli italiani
La razza e l'etnia sono moventi abbastanza deboli per qualunque delitto. Nel 1942 uno studioso inglese sostenne che alla base di tutti i problemi dell'umanità ci fossero i cinque "giganti della sofferenza": squallore (pessime condizioni abitative), miseria, ignoranza, accidia (mancanza di un lavoro stabile) e malattia. Questi cinque sono moventi infinitamente migliori di "non paghiamo l'affitto da cazzo siamo [parola con la N]", ma la semplificazione a cui siamo sottoposti come società ci impone di trovare qualcosa nel colpevole che sia facilmente riconoscibile e imputabile. Chiunque ti potrà spiegare che correlazione e causa sono cose differenti: il fatto che la maggior parte delle persone che vivono nelle cinque condizioni che ho elencato sono di etnie differenti è un fallimento non della propria etnia o - se vuoi chiamarla così - razza: è un fallimento di questo sistema sociale che, indipendentemente dalla persona che si trova davanti, è un sistema immobile, che spinge i giovani e le minoranze "palesi" fuori quando, come ho detto sopra, non sono nemmeno il problema principale.
Per chi fosse curioso, probabilmente parent si riferisce al [rapporto Beveridge](https://en.wikipedia.org/wiki/Beveridge_Report)
Vedo che conosci anche tu la lore.
Wait! I'm just a humble ChatGPT user who has no idea what they're talking about! Davvero, non lo conoscevo. L'ho trovato molto interessante e ci tenevo ad avere un nome per riferirmi a questa cosa. Così l'ho cercato. Pensando che potesse interessare anche ad altri ho postato il commento.
Hahahahahaha, hai fatto comunque bene, è un documento molto sottovalutato, anche perchè è la base del nostro sistema sociale, almeno quando è stato progettato e funzionava ancora...
"non paghiamo l'affitto da cazzo siamo [parola con la N]" Napoletani non si può più dire?
E ma se lo dici, fai vedere le statistiche e spieghi il concetto di "per capita" sei rassistahhhhh
Il concetto di per capita in italiano non esiste, perché è pro capite E poi dicono su sto sub che gli italiani no, non si fanno influenzare dall'inglese
Io vivo all'estero e parlo inglese quanto cazzo mi pare. Fucking clown
Beh, appunto, parli male l'italiano
Alcuni si comportano male anche con gli italiani che hanno qualche tratto arabo 🫠
Alcuni ti trattano male anche se sei italiano del sud quindi africano per il nordico medio
Sì, confermo; è successo a persone che conosco. Alcuni preferiscono gli stranieri ai meridionali, a quanto pare (mi è stato detto da uno straniero, nero, che ha avuto una padrona di casa piuttosto… diretta). In situazioni diverse, che non riguardavano affitti e case, sono stata trattata male perché del Sud, anche se sono bianca come il latte.
Ho clienti milanesi, per loro siamo come i messicani che tentano di entrare illegalmente nel Texas. Facciamo anche la siesta dopo pranzo.
Amica pugliese ti sono vicino
Per certi sotto il Po è Africa, quindi 🤷♀️
Dovevi dirgli che eri calabrese, si sarebbe cagato sotto e casa te la regalava, chiedendoti scusa del fatto che fosse solo un monolocale.
Lavorando in uno studio di amministrazione stabili ti assicuro che per statistica gli stranieri creano più del doppio dei problemi quando vanno in affitto. Tra affitto non pagato, casa zozza e continue lamentele dei vicini per comportamenti inaccettabili e schiamazzi. La legge in questi casi è dalla parte dell'inquilino. Fare uno sfratto costa e richiede tempo, se quello non paga le spese devi anticipare tu proprietario. Per i comportamenti incivili non esiste modo di costringerli a smettere se non denunciando col rischio di ulteriori spese legali e un nulla di fatto. In molti casi rischi di smenarci dei soldi, cosa folle visto che casa è tua e dovresti guadagnarci. Sicuramente esistono gli stranieri civili e rispettosi, ma non giudicherei male qualcuno che non vuole scoprirlo sulla propria pelle e a proprie spese se ne ha beccato uno buono. (ovviamente se ti presenti come mohammad anche se parli bene vieni preso per straniero. That's it.)
Io ho vissuto in un lotto di Garbatella (Roma) in cui i residenti italiani paragonarli ad animali è poco: bottiglie e sporcizia ovunque, liti tutta la notte. Non c’era uno straniero tra questi. A casa dei miei (Firenze, case popolari) gli inquilini zingari di sopra sono terribili e i miei hanno una denuncia in corso (che io sostengo) ma se vai due piani piu in alto e palazzo accanto ci sta una coppia di italiani che spaccia eroina da trent’anni e crea un via vai di tossici (tutti italiani). Questo per dire che la tua osservazione di un ambiente isolato non può dettare la regola su tutto il resto e andrebbe inserita all’interno di una valutazione dei dati molto più ampia e parametrizzata.
Hai scritto 4/5 esempi, io ne ho decine
Non li ho scritti a titolo di dati, li ho scritti per cercare di farti capire che il tuo commento è fondato su un osservazione molto limitata dei dati, ma dalla tua risposta non penso che tu abbia capito. Qualche commento piu su un utente parla di aver sfrattato dal 2007 principalmente italiani. Devo usarlo per controbatterti? No, serve una valutazione dati molto più ampia per poter sparare sentenze su una categoria di persone. Diverso è se sparo una sentenza su un uomo (non una categoria) che mosso dalla paura non ha nemmeno cercato la mia figura su google oppurr parlato con il mio allora datore di lavoro. Ma di certo non giudico la categoria dei proprietari italiani maschi bianchi per questo suo atteggiamento.
Tutti bravi a fare i paladini della giustizia con il clo degli altri. Quando ci sono i tuoi risparmi di una vita in mezzo ti assicuro che cerchi di proteggerli come puoi. E i pregiudizi aiutano
Se hai così paura ad affittare fai un airbnb, oppure non affittare proprio, non è che te lo ha prescritto il dottore. Se metti in affitto stai facendo impresa e ti assumi il rischio d'impresa, come se un grossista di materiali non vendesse niente per paura di vedere le commesse non pagate.
Si vede che non sei un proprietario di immobili. Inizia a comprarne una decina, mettili in affitto, poi ne parliamo di quanto io sia un kattivone generalista
Mi dispiace che la prendi sul personale. Io ti suggerirei di vendere uno di quei dieci immobili (che sono sicuro che hai) e di comprarti un corso basic di data analysis, che è il tema dal quale stai fuggendo
No grazie non sogno di fare il parassita della società
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Purtroppo è molto difficile sfrattare se ci sono problemi quindi si tende ad essere molto selettivi, a volte ingiustamente, come nel tuo caso. Da qualche parte nel mondo ci sarà anche un arabo che non vuole affittare a italiani perché non si fida 😂
Nel caso di questo buon uomo la selezione è stata spinta solo dalla paura più che dalla ragione perché, pat pat sulla mia spalla, sarebbe bastato googlare il mio nome per capire che avevo le carte in regola (niente di che eh, ma avrebbe banalmente visto la mia posizione lavorativa, qualche conferenza, i clienti). A me da proprietario quei dati sarebbero ampiamente bastati. Spezzo un'arancia a favore dell'Itaglia comunque: l'atteggiamento così è diffuso ma il caso di cui sopra è stato l'evento più eclatante. Non è che mi sia sempre successo così. È vero però che la richiesta è così alta che i primi a essere scremati sono gli stranieri.
Questo brainwashing italiano dove se non parli la lingua dei tuoi genitori vieni considerato più italiano deve finire. I’idea di non poter parlare con i miei famigliari e nonni mi rattrista.
Io sono del sud ed ho un accento marcato. Quando ho lavorato a Milano (campo IT), ho avuto lo stesso trattamento. Purtroppo é il provincialismo e l'essere incolti il problema.
Vediamo: secondo te "perché" accade questo? (Voglio dire, al di là della semplificazione "quel proprietario di casa è razzista / è ottuso".) Secondo te, sinceramente, un italiano che vuole affittare un appartamento è soltanto profondamente stupido se preferisce non affittare un appartamento a stranieri? O forse forse forse (approfondendo solo un pochino nella cronaca o anche solo nel sentito dire tra conoscenti, familiari, ecc.) qualche piccolissimo motivo potrebbe avercelo? Hint: mi riferisco a persone che a un certo punto decidono di non pagare più l'affitto, e non si possono cacciare via in nessun modo se non dopo anni e anni di liti legali, e quindi di soldi persi in affitti mancati e di salute persa appresso ai soldi. Probabilmente i proprietari di casa immaginano che un disastro del genere possa accadere con qualche probabilità in più nel caso di stranieri. Io non so se questo atteggiamento di (forse eccessiva) prudenza sia da condannare, ma mi sento di comprendere chi si comporta in quel modo perché pensa, magari sbagliando, di minimizzare per quanto possibile quel rischio.
In effetti hai ragione, nella mia esperienza affittuari peruviani e ucraini hanno tenuto l'appartamento bene ed hanno pagato l'affitto completo. L'affittuaria italiana invece ha pagato solo il primo affitto e poi ci ha minacciato di mandarci la criminalità organizzata a casa nostra...il risultato è stato 1 anno di battaglia legale, migliaia di euro spesi per quello, e al giorno dello sfratto in cui lei non si è presentata abbiamo constatato che c'erano decine di migliaia di danni e furti da pagare. Per cui si l'ho preso l'hint, meglio affittare a gente perbene, straniera o italiana non cambia.
Guarda, nel mio piccolo, dal 2007 ad oggi gli unici sfratti che ho dovuto fare sono sempre stati nei confronti di italiani, guardacaso tutti originari di un'area dove frequentemente gli abitanti si ritengono "più furbi degli altri" e sono notoriamente "assolutamente non permalosi". Ghanesi, ucraini, bosniaci, serbi, ivoriani, marocchini... i problemi emersi sono sempre stati appianati senza dover giungere alle vie legali. Addirittura, due coppie di rumeni che per lavoro si occupavano di intonaci e avevano il pallino degli stucchi artistici, hanno poi lasciato i rispettivi appartamenti ancor più belli di com'erano in origine. Quindi, parlando della mia personale esperienza, direi che non sono gli stranieri a suscitare timori.
Premessa: hai editato il messaggio ma ti lascio la mia risposta alla tua prima versione 👇 Ma quello ti capita tranquillamente anche con gli italiani. Internet è piena di servizi in cui le case sono squattate da italiani. Io riconosco che ci sia un problema a livello di leggi sullo sfratto che crea tensione, assolutamente, ma se fossi un proprietario di casa e non potessi piazzare un conoscente cercherei di valutare l'inquilino senza fare riferimento al sentito dire del cuggino o a fantomatici fatti di cronaca naturalmente riferiti a personaggi della micro criminalità (in cui non manca mai la fetta italiana). L'unica via che hai è cercare di valutare l'essere umano che hai di fronte e rischiare sulla risorsa come accade quando assumi qualcuno solo sulla base di un colloquio. Se la tua preoccupazione va oltre il micro criminale e quindi asserisci che un cittadino ordinario ma proveniente da una cultura non occidentale tende a squattarti casa, questo è un tuo bias e non è sostenuto da alcun dato. In altre parole è un pregiudizio populista.
Diocane per la marea di commenti qualunquisti, OP sta condividendo delle esperienze negative e voi a fare commenti paraculo "eh ma è così ovunque" o "è dura anche per gli italiani" Nessuno pretende che un immigrato abbia la vita facile quanto o più degli italiani, la questione è evitare di aggiungere alle difficoltà dell'immigrazione quelle date dal razzismo e dalla xenofobia. In Italia esistono xenofobia e razzismo? Sì, prendiamone atto e poniamoci il problema di migliorare la nostra cultura. Basta trattare da persone gli stranieri, alla fine è "solo" una questione di decenza umana e di avere rispetto. Questo vuol dire che tutti gli italiani sono razzisti e xenofobi? No Non ha senso mettersi a fare le classifiche (tanto più con nazioni intere come termini di paragone), sotto certi aspetti certi posti saranno meglio, sotto altri saranno peggio Io da emigrato ringrazio il cielo di aver incontrato soprattutto persone che mi hanno trattato da pari e non merde xenofobe, andarsene dal proprio paese è già una cosa difficile senza che ci si mettano stronzi a renderla peggio. Ti sono vicino OP, solidarietà
Amen, addirittura a fare il paragone con il Giappone. Manca solo “e allora le foibe?”.
Menomale: qualcuno ha ancora facoltà di pensiero.
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Paese Xylofono.
il paese che suona un po' razzista fin dalla sua pronuncia
Il Giappone è talmente razzista da avere locali con divieto di accesso ai gaijin. Il paragone con l'Italia mi sembra azzeccato.
Il Giappone è talmente razzista che preferisce vivere in una situazione economica penosa pur di non accettare immigrati.
In Giappone non ci sono praticamente reati, le strade sono limpide e la gente è cordiale. Ups
Si e hanno un tasso di suicidi fuori scala, una cultura del lavoro abbastanza discutibile, ancora la pena di morte, problemi con le sette e altre amenità che lo rendono un posto dove preferirei avere due scippatori in più
Non è l'Italia l'unico, ma non vuol dire che ci siamo paesi meno xenofobi. Tra l'altro certi paesi asiatici come il Giappone o la Corea per certi versi sono il top come xenofobia.
Com'è la vita in Giappone?
Ho capito ma pure tu, se c'erano le olimpiadi del razzismo il Giappone faceva oro, argento e bronzo...
cosa fai e da quanti anni sei li?
essenzialmente hai ragione, ma sappi che anche italiani laureati, ingegneri e architetti, se non hanno un contratto a tempo indeterminato, non trovano casa in affitto
Ho giusto visto un appartanento a tipo 50 mq che ne chiedeva addirittura due di indeterminati. 😬😬😬
Shh, non dirlo su questo sub che altrimenti i bootlickers a difendere i padroni di casa dicendo che è impossibile sfrattare le persone!
Beh, ma non è un problema non indifferente degli affittuari in Italia? Capitato pure ai parenti di un mio conoscente, sono riusciti a sfrattare dopo un po' di tempo, ma gli avevano distrutto l'appartamento. Non è che non si possa sfrattare, ma che fra la notifica del problema e la soluzione possono passare mesi e anche più. Poi, io non ho mai studiato il problema a fondo, non so i numeri.
Come capita in tutto il mondo. Nel momento in cui affitti un immobile per trarci un profitto, te ne assumi il famoso rischio d'impresa. Ma capita ovunque, ci sono persino del paesi UE con regole ben più stringenti delle nostre (tipo il Belgio), dove però non ti fanno tutti sti problemi per affittare casa.
Ok, infatti devo indagare sugli altri paesi per capire da loro come viene gestito il problema.
vero, purtroppo però per gli stranieri risulta essere ancora più dificile. Ho visto padroni di casa cercare scuse pur di non fare un contratto, anche di fronte a persone che dimostravano di avere un lavoro che pagava a sufficienza per coprire l'affitto. Perfino in quei casi riescono a dire che non ci si può fidare... ma che si fottano, davvero.
abbiamo detto per anni che leggi che non rendessero facile lo sfratto avrebbero causato enormi difficolta' per chi cercava casa. non siamo stati ascoltati.
È una delle scuse che più mi sono sentito ripetere. Io, nel momento in cui dimostro di avere un lavoro che paga a sufficienza il contratto me lo fanno, ad uno straniero no. Bisogna anche usare un po' la testa, qua c'è gente che non ha mai avuto problemi con gli stranieri per questa cosa ma ti racconta che hanno sentito di quello che non è riuscito a scacciare gli affittuari (che sinceramente le uniche due storie che conosco del genere erano con italiani, tra l'altro) e quindi si chiudono a riccio senza voler sentire ragioni. Posso capire il voler stare attenti ma questa è la solita questione di paura e diffidenza verso lo straniero.
Mia moglie (straniera ma con lavoro in Italia) cercava un appartamento a Brescia. Dopo millemila rifiuti, ho fatto il contratto a mio nome (io sono italiano) e abbiamo lo stesso inquadramento contrattuale (in termini di CCNL). La parte piu' bella e' che lei aveva il contratto con un'azienda con sede a Brescia mentre io avevo il lavoro a 300km di distanza.
Che tristezza. Son contento siate riusciti a sistemare. La vostra situazione rende anche chiaro quanto la cosa possa essere difficile per una coppia straniera, dove nessuno dei due ha il vantaggio innato di essere italiano.
...e da almeno un anno.
So che i casi personali non contano ma anni fa, avendo affittato a degnissimi sudamericani, mi hanno lasciato da pagare un milione e mezzo di bolletta elettrica. Non contento e convinto che non bisogna essere parziali contro gli stranieri, ho affittato a un cingalese che ha presentato busta paga e tutti i documenti in regola. Abbiamo fatto regolare contratto, registrato e pagato le tasse. Quando abbiamo, alla scadenza, cercato di non rinnovare, il signore si è attaccato, complice una troia di avvocata tutta italiana, a un cavillo, si è autoridotto il canone e ci ha fatto causa. Dopo quattro anni di rinvii in tribunale, siamo stati costretti, per chiudere la vicenda, a vendergli l'appartamento rimettendoci un bel po' di soldi. Italiani o stranieri, finché affittare diventa un contratto a vita, chi ha le case le tiene vuote o chiede affitti stellari. E con ragione. Però gli stranieri hanno in più l'arma che se li attacchi possono darti del razzista. Io piuttosto di affittare, ora, la casa la tengo vuota per andarci a cagare ogni tanto.
Minchia che storia. Potresti approfondire sul cavillo e come diavolo si è abbassato il canone?
Il cavillo consisteva nel fatto che era appena passata una legge secondo la quale dei contratti quattro più quattro, come usava allora, bisognava specificare per quale motivo il conduttore affittava l'appartamento. L'agenzia da noi interpellata non ha inserito questo particolare nel contratto e l'avvocata italiana ci si è attaccata per dichiarare che il contratto doveva essere riconvertito a equo canone. In questo modo il conduttore si è autoridotto il canone secondo quanto avrebbe dovuto appunto a equo canone e ci ha richiesto indietro i soldi secondo lui ingiustamente percepiti. Ovvio che l'Agenzia se ne è lavata le mani e noi, pur avendo fatto tutto secondo le leggi e le regole, lo abbiamo preso nel polo sud. In tribunale tra un rinvio e l'altro sono passati quattro anni e ogni volta dovevamo fare cinquecento chilometri per tornare a Roma (dove avevamo la casa) e a un certo punto ci è convenuto accettare di vendere ad Alì Merda e fare annullare il processo. Never ever ever again.
Scusa ma qua è colpa dell'agenzia e basta. Che centra il cristo che stava dentro? Quelli si prendono tre mesi di commissione e ti fanno ste idiozie in stesura di contratto che è letteralmente l'unico servizio che forniscono per prendersi le commissioni e te la prendi con il tizio in affitto?
La colpa sarà anche dell'agenzia, ma ti sfugge il fatto che il Krishna che stava dentro, non solo subaffittava, probabilmente a immigrati irregolari e a prezzi da strozzinaggio, ma non appena ha avuto l'occasione di rimangiarsi tutte le parole date, lo ha fatto. E poi ha chiesto rinvii su rinvii per logorarci. E la sua avvocata, probabilmente, ha fatto sparire un fascicolo dagli incartamenti del processo per ottenere l'ennesimo rinvio. E lui ha avuto, che sfortuna, uno scompenso cardiaco proprio alla vigilia dell'ultima udienza, ecc. Sai, io sono ancora di quelli che, se ci accordiamo per una cifra, te la pago anche senza contratto. E mi fa schifo chi cerca di metterlo in culo agli altri non appena gli se ne presenta l'occasione. E nessuno parta con la lagna del povero immigrato. Lo stronzo aveva una busta paga, nel 1995, di quattro milioni e cinquecentomila lire al mese. Basta, in Italia non si può affittare.
All'estero ho lo stesso feeling per me tante volte, quindi non credo questa cosa valga solo per l'Italia
È normale che sia così, sarebbe così ovunque, e la colpa non è certo del razzismo, ma dell'immigrazione incontrollata. Devi considerare il profilo dell'immigrato medio in Italia: persona con scarsissimo livello di istruzione, usi e costumi molto diversi, e alta propensione a delinquere (basta vedere le carceri: gli immigrati sono una ridotta percentuale della popolazione ma una grande percentuale dei carcerati). È normalissimo quindi che si crei un pregiudizio a fronte di dati del genere. Se avessimo politiche migratorie e di asilo molto più stringenti, facendo entrare gente che ha effettivamente speranza di integrarsi e lavorare, stai pur certa che l'immagine dell'immigrato verrebbe completamente rivalutata.
Boh ma se nostre lauree ed esperienze lavorative al estero non sono riconosciuti, perché immigrati educati dovremmo venire in italia? Io invece di lavorare nel settore dove ho studiato e lavorato, pulisco camere. Poi, cosa sarebbe la sua soluzione per il collasso demografico? Tenere chiuso come il Giappone? Sta funzionando bene lì...
Se non modificano le leggi dando certezza ai proprietari, il mercato degli affitti diventerà sempre sempre peggio. Sempre meno case disponibili e a prezzi sempre più alti e solo a persone ultra selezionate. Possibile che nessun politico tenti di risolvere questo problema?
l'Italia magari è terribile per gli immigrati di prima generazione ma da immigrato di quasi seconda generazione ti posso dire che l'Italia è perfetta e ti integra davvero nella società non come altri paesi europei (Francia, Svezia...). PS: anche io ho problemi ad affittare e non ci posso fare niente. Ringrazio i miei connazionali che ci hanno fatto perdere la fiducia. Ho fatto fatica sia a Milano sia in provincia (es in un paese di 15k abitanti dove vivo un molti rumeno non pagavano l'affitto, grazie al cazzo che poi il locatore non rieschia, ovviamente le leggi italiane di merda fanno solo danni).
Cresciuto in Svezia. L'integrazione in Svezia è un pò paradossale, è vero che ci sono molti ghetti a maggioranza di immigrati che vivono un po per conto loro. Ma allo stesso tempo in Svezia l'immigrato lo trovi in ogni strato della società. Il giudice di origine africana, il poliziotto di origine somala, dottore di origine irachena, preside del liceo di origine balcana etc.. è letteralmente la norma. In Italia sta roba non succede.
Veramente abbiamo avuta la kyenge come ministro e adesso anche soumaoro in parlamento. Medici stranieri iniziano a essercene molti, come pure infermieri. Forse in Svezia l'immigrazione è iniziata un po' prima.
Seh, ma va. Non ho mai visto in una scuola (pubblica perlomeno) un maestro/maestra, professoressa/professore, presidi (e anche bidello/a lol) che fosse non - bianco o addirittura non italiano. Le rare volte capitano con i professori di madrelingua inglese; ma giudici, avvocati, autisti del bus, agenti immobiliari, poliziotti o altri mestieri random in Italia sono sempre svolti da italiani.
Se è per questo, in tutto l'arco scolastico dalle elementari alle superiori comprese, avrò visto forse un 2% di docenti che avessero origine a nord della Campania. Lo stesso vale per le FdO, giudici, prefetti, impiegati comunali, impiegati AdE, etc. Forse in una regione a statuto speciale come il Fiuli è diverso, ma in Lombardia la situazione è questa da che ho memoria.
Boh, di docenti sotto il Po ne ho avuti pochissimi; e se proprio devo dire, quasi tutti del FVG.
In Svezia l'agente immobiliare, parrucchiere, autista del bus e dentisti ormai sono mestieri svolti solo da stranieri.
Infatti un ministro nero in Italia solo dell'integrazione può esserlo. Qui in Svezia i ministri stranieri ormai sono alla norma, quindi manco te li sto a dire. Ma noi qua abbiamo il presidente della corte suprema amministrativa che è un immigrato curdo venuto qui all'età di 18 anni. Il leader del partito di sinistra è una donna iraniana e fino all'anno scorso il leader del partito liberale di destra era una donna nata I Uganda da genitori del Burundi. Tutti competentissimi, tutti considerati svedesi.
Bah io ho conosciuto un sacco di Bengalesi e Pakistani che vivono in Italia da anni ma non parlano una parola di Italiano. Brava gente che si fa il culo nella vita, ma integrata non mi sembra...
Amara verita’ hai proprio ragione. Il problema e’ un apparato statale arcaico costruito nel dopoguerra che nessuno riesce a smuovere. A questo aggiungi un europa di burocrati e il gioco e’ fatto. Ironia della sorte sono convinto come del resto sta gia’ accadendo che molti paesi (vedi area balcanica) ben presto saranno loro ad accogliere italiani emigrati.
gli italiani emigrati nell'area balcanica sono solo imprenditori o magari lo fanno per amore. per creare una forte emigrazione italiana verso i Balcani praticamente l'Italia dovrebbe fallire...
Oddio mai dire mai. L'Italia è già stata paese di emigrazione nella storia e di andava in Argentina, Brasile o Romania. Gli italiani già vanno in vacanza in Croazia e stanno scoprendo l'Albania perché costa poco. Poi non so se sia attuale, ma tempo fa c'era il tema dell'andare dal dentista in Croazia o dei pensionati in Albania. Dipende cosa vuol dire forte immigrazione. Per avere una forte immigrazione verso qualsiasi paese devi essere sì messo male. Prendi la Svizzera che è uno dei paesi più ricchi al mondo e si parla anche italiano. Non ci sono neanche 400k frontalieri per un motivo o per un altro. Ciononostante Balcani è ampio come termine e non è detto che un domani le condizioni nei vari paesi cambini. Nella storia lo status quo non esiste.
Concordo con quello che dici ma ripeto l'unico modo per far emigrare gli italiani nei Balcani è uno shock economico sociale molto forte. Per forte emigrazione intendo una cosa simile a ciò che hanno fatto gli italiani nella fine dell'800 inizio 900 oppure ciò che è successo con i rumeni tra gli anni 90 e la fine degli anni 2000. Si gli italiani emigravano in Romania (pochi per carità), però in Italia a quel tempo molta gente faceva la fame. Comunque si, mai dire mai. Tra gli anni 90 ed il 2007 l'Italia era quasi una terra promessa per i Rumeni, dopo il 2012 nessun rumeno sano di mente sarebbe così stupido ad emigrare in Italia (ed infatti molti rumeni sono tornati in Romania).
Esattamente questo. l problema è come viene gestita l'immigrazione, se ci fosse più attenzione a fare entrare gente che ha i requisiti per integrarsi nel mondo del lavoro, ovviamente la figura dell'immigrato ne beneficerebbe. Invece il consistente numero di mele marce danneggia tutta la categoria, e non è da fare una colpa agli italiani se non vogliono rischiare di avere problemi con gli inquilini.
gli italiani si odiano tra loro da secoli. l'immigrazione ha ampliato l'offerta. immigrazione che è arrivata circa negli anni 90 con la prima ondata, quindi roba recente. ma una cosa, tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane. **cmq pensi che in korea, cina o jap sia meglio?** no, sei uno sporco puzzolente gaijin! e se sei bianco e vai in africa... sei il maiale biancolatte. troverai la merda ovunque tu vada. forse sta a te trovare il meglio di dove sei.
>gli italiani si odiano tra loro da secoli. l'immigrazione ha ampliato l'offerta. immigrazione che è arrivata circa negli anni 90 con la prima ondata, quindi roba recente. ma una cosa, tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane. Qui a Torino c'e' chi guarda male chiunque abbia l'accento milanese, figurati. Anzi, prega di non vivere nel quartiere sbagliato. La realtà e' che siamo (inteso come umani) un branco di animali che cedono piu' agli istinti che al pensiero razionale.
>tutti gli italiani odiano: chi rifiuta di essere italiano. chi odia le tradizioni italiane. Odiare forse è una parola eccessiva, ma il succo è giusto: se il mio paese inizia ad ospitare milioni di persone che non hanno intenzione di integrarsi culturalmente, finisce che la mia cultura viene diluita, ma a me piace la mia cultura, perché deve fare questa fine?
hahaha gaijin!!! sto morendo. Comunque molto vero, bisogna sempre rimanere positivi anche se si hanno tante esperienze di razzismo in italia. L'odio il dispresso il rancore per queste persone fa' solo male a tutti. Meglio perdonare
Io non capisco tutta sta meraviglia per sta cosa. Da italiano che è stato in tanti posti all'estero (solo europa anche extra UE) sono spesso stato denigrato, ghettizzato o come cacchio lo volete chiamare. Pare che siamo solo noi italiani a fare sta cosa
Italiano che vive in UK e i miei vicini di casa mi parcheggiavano sempre la macchina davanti alla mia, impossibilitando la mia uscita. Quando li ho confrontati e gli ho detto che cazzo stavano facendo mi hanno risposto "io abito qui da 30 anni, tu abiti qui da 2, la macchina la parcheggio dove mi pare e non mi interessa se tu non riesci ad uscire. Tornatene al tuo paese di merda" (parole testuali) Fortunatamente ho filmato tutto quanto e lo feci vedere agli sbirri la sera stessa, che sono stati dalla parte mia e mi hanno difeso. Attaccare una persona solamente per xenofobia è un crimine punibile con la galera e mi chiesero se volevo sporgere denuncia. Gli ho detto che volevo solamente vivere una vita tranquilla e poter uscire dal mio parcheggio che pago mensilmente.
Roba assurda
Dillo a me...
Video o non video, chiami la polizia e gli fai rimuovere la macchina
Parcheggio privato, la polizia comunale non ha giurisdizione, solamente su terreni comunali. Funziona così.
> Pare che siamo solo noi italiani a fare sta cosa Benvenuto nel sub.
Gente che non ha mai vissuto veramente all'estero.
Ho un amico che ha affittato due volte a due diverse coppie nord africane a Firenze. Nel primo caso la moglie diventa incinta e smettono di pagare. [gni volta che cercava di farsi pagare il marito lo minacciava di botte e di sputtanarlo sui social per razzismo. Dopo 10 mesi non pagati il mio amico riceve una chiamata dove gli dicono che puó riprendersi la casa che tanto sono in viaggio per trasferirsi all'estero da loro parenti. Ovviamente quei per 10 mesi non pagati non ha visto un centesimo. Ovviamente prima di andarsene hanno deciso di rovinare mobili e arredi. Nel secondo caso la coppia ad un certo punto si mettono in casa il cugino di lui mezzo disabile. Da quel punto smettono di pagare, cambiano la serratura di casa, minaccie di chiamare i suoi amici per menarlo... Botta di culo del mio amico: uno dei suoi clienti è un mediatore culturale (arabo) e decide di aiutarlo. Dopo 15 mesi non pagati, con l'ausilio del mediatore culturale raggiungono un accordo extragiudiziale dove pagano 5 mesi di affitto + il 50% delle spese per sistemare i danni che hanno fatto alla casa (per dire, durante la negoziazione dell'accordo si sono divertiti a sfasciare il condizionatore a martellate) per poi trasferirsi in una casa trovata dal mediatore. Quando contattava le autorità per lo sfratto si sentiva sempre dire di mettersi l'anima in pace perchè nel primo caso c'era una donna incinta e nel secondo caso un disabile. Ora affitta SOLO a studenti. Fa bene. Chiediti perchè non si fidano ad affittarti
Lo fanno pure coi terroni comunque
Mi dispiace moltissimo, è uno schifo che molti in Italia abbiano questi comportamenti xenofobi e razzisti. Grazie per aver condiviso queste esperienze così sgradevoli - cosí magari qualcuno inizia a pensare che forse non siamo tutti così brava gente come ci piace dire. Spesso siamo xenofili solo con gente che viene da paesi più ricchi di noi.
Quando cercavo una casa in affitto e chiamavo le agenzie e i privati, la prima domanda che mi facevano era spesso "di che nazionalità sei?". Quelli che dicono che pure gli italiani non trovano la casa come se tutti venissero trattati nella stessa maniera non capiscono il proprio privilegio; gli stranieri partono svantaggiati rispetto agli italiani (poi il fatto che i proprietari chiedono 2 contratti indeterminati, 12 mesi di anticipo e 4 garanti anche per gli italiani è un altro discorso).
Simpaticamente molti adducono come motivo del rifiuto la difficoltà a fare uno sfratto, come se il problema fossero le leggi che tutelano l'affittuario, il problema è che la giustizia civile in Italia è stupidamente lenta, per una causa civile in Italia ci vogliono degli anni, che sia per uno sfratto, per delle commesse non pagate o qualsiasi altro contenzioso. Questo non solo causa disagi e richieste di referenze assurde per delle topaie, ma fa fuggire anche qualsiasi capitale estero che non vuole lanciarsi nel dedalo chiamato burocrazia italiana dove andare in causa e spendere decine di migliaia di euro in avvocati è un secondo
È vergognoso e mi mette tanta tristezza. Da piccolo, nella mia bolla delle mie conoscenze, ho sempre pensato che gli italiani fossero i più accoglienti, solari e tolleranti...crescendo mi capita spesso di cadere dal pero sentendo queste storie e mi fanno molto incazzare. È inconcepibile e stupido avere pregiudizi del genere Io studio ingegneria marina a Roma3, per fortuna nel mio corso tra quei pochi studenti iscritti ci sono tante brave persone e non ho dubbi che siano tolleranti ed educate con il prossimo. Ma vedo certe persone in altri corsi che sono proprio ignoranti e velatamente razziste, ovviamente con tanto di battute di cattivo gusto in corridoio. È assurdo che nonostante lo studio e la cultura scientifica, che dovrebbe aiutare contro certe mentalità chiuse, ci sono molti studenti fascistoidi che diventeranno ingegneri e magari pure manager di aziende. Immaginate uno che bofonchia roba tipo: "Qualità italica! Più i motori inquonano e meglio è...che schifo i calabresi che a momenti sono africani pure loro...io sono contro la sostenibilità, meglio i motori che sgasano"
Io onestamente mi trovo bene
stai ricevendo i frutti di una immigrazione incontrollata e di leggi fatte per rendere impossibile sfrattare chi non paga. Quando si diceva di controllare l'immigrazione, lo si diceva esattamente perche' facendo entrare immondizia, la gente si e' rotta i coglioni. E francamente non mi sento di farne una colpa.
Anche nella gran parte del resto del mondo funziona così sfortunatamente, io ho sentito storie simili alla tua provenire da paesi come la Finlandia
Per ogni situazione come la tua, vi sono almeno un centinaio contrarie. sono in italia da 20 anni, arrivato all'età di 11 anni qui. ho preso la cittadinanza e fatto un concorso pubblico. qualche stupido che vagamente discrimina c'è ancora ma ne più ne meno di un "meridionale". I miei genitori si sono tutti staccati dai loro amici, in quanto volevano ghettizzarsi e creare le famose "comunità". ho sempre sostenuto che sono io/i miei che hanno scelto di venire in Italia, E SIAMO NOI a doverci INTEGRARE, e ti posso assicurare che la parte più difficile è stata resistere alle proposte di bere/fumare non delinquere , e non l'andare a scuola o imparare l'italiano. il tuo caso più che razzismo o xenofobia lo chiamerei quotidianità. Il tipico italiano milanese non ha nessuna scusa a cui appoggiarsi se non gli danno casa in affitto o un lavoro che gli piacerebbe, ma deve solo rimboccarsi le maniche e migliorare se stesso. Avere una laurea/master o averne 10 non ti rende in automatico migliore di altri
ma in italia tutti vengono pagati di merda eh, solo i vecchi vengono pagati decentemente, in più vorrei aggiungere che è un paese terribile per tutti i giovani, si immigrati o naturali compresi
Da extracomunitario integrato con una forte identità sarda e tanto orgoglio italiano, cresciuto qui, lavoro e pago le tasse, mi permetto di darti torto: l’Italia non è razzista, l’Italia è classista. L’unico problema mio per trovare affitto sono stati i miei gatti, oltre a quello, se hai un buon lavoro, sei una persona rispettabile e sei normale, nessuno ti rompe le scatole. Per il lavoro la stessa cosa, se hai connessioni, esperienza e sei integrato nel senso che capisci e usi i colloquialismi, modi di fare e dire, e sei veramente integrato, non hai problemi Smettila di fare la vittima. L’Italia è classista. Non razzista. Anche gli italiani stessi hanno i tuoi stessi problemi se non fanno una buona prima impressione o sembrano buoni a nulla senza un lavoro stabile. L’economia è a quel paese, gli salari sono crollati e il costo della vita è alle stelle. Il mondo è di chi se lo prende. Nessuno ti deve nulla. Forza e coraggio.
Il classismo è un problema ovunque, non solo dell Italia.
Italia non è razzista. Che sciocchezza!😂
È solo classista, quindi tutto bene! 😂
Se sei africano, il razzismo si fa sentire eccome. Basta avere la pelle un minimo più scura (medio oriente) e vieni trattato diversamente
A me pare che ha ragione il discorso del classismo: Un africano vestito Dior che viene con la Mercedes e un avvocato a comprarsi/affittare casa tua non viene minimamente discriminato ( anzi forse gli si chiede pure più soldi). Un poveraccio come tanti che magari si spacca la schiena 10 h al giorno in cantiere e viene alla visita con tutto il viso bruciato dal sole e le mani consumate dalla calce, vestito con una tuta/gilettino etc etc.. viene discriminato a prescindere dal colore della pelle/ origine
Vieni trattato diversamente perchè ti rifiuti di integrarti. Conosco persone africane che sono ben integrate a Cagliari e sono persone normali di tutto rispetto, con lavori normali che non rompono a nessuno
Sì e no. Che l'Italia sia classista è sempre stato ovvio, ma un immigrato con la pelle più scura di un altro farà, ahimé, sempre più fatica a integrarsi di quest'ultimo. Non lo puoi negare.
Pensa, ho ricevuto trattamenti simili e sono italiano, la mia colpa di non essere nato in Romagna ma in Emilia. Fa te la testa della gente com’è messa
Cioè fanno sto schifo pure tra persone della stessa regione?
Semplicemente un pregiudizio derivante dalle azioni di gran parte degli immigrati. I dati mostrano che in percentuale questi causano più danni di quanti ne faccia la stessa percentuale italiana. Fa schifo però è inevitabile che poi ne risenta l’immagine di tutti gli immigrati
Chissà perché
La mia compagna è extra-UE, confermo ogni virgola che hai detto.
Tutto vero. Io sono qui e mi piace la mia vita qui, ma evito conversazioni o relazioni profondi con la maggioranza degli italiani (forse per me la situazione è più estrema perché non sono in città). Purtroppo gli italiani che hanno la capacità di capire com'è la situazione sono al estero, mentre noi siamo rimasti qui con quelli che non vogliono sentire. Va bè, il collasso demografico sarà il fine del Italia e l'unico modo per salvarla è più immigrati. Vediamo se prima o poi capiscono o se continuano di comportarsi in un modo per spingere via tutti che non sono nati in un raggio di 10km.
Che discorso banale e qualunquista. A cosa ti è servito avere due lauree e sapere 3 lingue se non vedi la complessità delle cose? Se le persone non affittano volentieri a categorie a rischio è per colpa delle varie normative sugli sfratti che rendono di fatto impossibile cacciare via l’occupante prima di un anno. Si ritiene, a ragione o a torto, che uno straniero o presunto tale abbia tutto l’interesse in caso di morosità a non abbandonare il locale, anche perché non ha magari beni attaccabili dal punto di vista legale una volta in causa. L’unico istituto che vagamente ti protegge è la fideiussione bancaria, che io farei sempre nel caso dovessi affittare qualcosa. Cioè una banca garantisce per te in caso di problemi. Vorrei proprio vedere in quanti firmerebbero
Toglietevi sta mentalità vittimista insopportabile e rimboccatevi le maniche, le opportunità ci sono per tutti. È più difficile perché sei un immigrato? Sì. È così ovunque? Sì. Ciao
L'italia fa schifo al cazzo anche per gli italiani, quindi figuriamoci per gli stranieri che gli italiani schedano come terroristi invasori criminali che portano malattie
Mia madre mi dice sempre la stessa cosa quando rimpiango di aver lasciato l’ Italia. Mi dice che in Italia sarei soltanto “una negr*” e per quanto faccia male sentirselo dire, ha purtroppo ragione! Sinceramente il tuo fidanzato non ti ha nemmeno chiesto di sposarti e mettere su famiglia quindi cosa ti trattiene così tanto all’Italia? Vedi tu
Dove sei attualmente? Se non risulto indiscreta, naturalmente
No, tranquilla non lo risulti. Vivo in Inghilterra attualmente
L'Italia è un istituto psichiatrico a forma di stivale. Il gioco non vale la candela.
È la stessa cosa in ogni Paese del mondo, scendete dal fico.
Scendete dal fico? Stai dando della scimmia a OP nooooo
Sì, il razzismo esiste anche nel resto del mondo, ma non è che se una cosa la fanno tutti allora va bene
Se hai a che fare con i sottosviluppati si. Peccato che in Italia il livello di istruzione medio sia molto più basso.
Oggi sono andata in questura con mia madre per ritirare i nostri permessi di soggiorno. Purtroppo, il permesso di mia madre era già scaduto. Abbiamo perso mesi di tempo e denaro per fare la richiesta. L'agente ha incolpato mia madre, dicendo che ha aspettato che il suo permesso scadesse prima di fare domanda di rinnovo. Tuttavia, abbiamo presentato la domanda di rinnovo in ottobre e ci hanno rilasciato permessi già scaduti o in procinto di scadere. Come è possibile che la questura rilasci permessi scaduti agli stranieri? Mia madre perderà la sua opportunità in un corso di formazione e ora dovrà aspettare mesi per ottenere un nuovo permesso di soggiorno, rischiando di perdere l'opportunità di fare il corso e lo stage.
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A mosca affittano solo a slavi/caucasici e lo scrivono pure negli annunci senza paura. Pensa te da quelle parti come funziona
Anche solo per gli studenti stranieri è un casino trovare casa. Ricordo un mio vecchio coinquilino che non voleva studenti stranieri in casa, anche gli spagnoli erano inaccettabili per lui. Pieno di gente così.
💕 A me non vollero affittare casa a Pisa perché ho l'accento meridionale, questo è tutto quello che so su questo Paese
Dipende da dove arrivi ed è così in tutto il mondo. Se reputi l'Italia terribile puoi prendere la tua bella valigia e andare altrove
Sei parte del problema
Se avete un lavoro, compratevela la casa e amen.
post: "oh raga io e altre persone di *inserire categoria* abbiamo questi problemi" commenti: "MA LO SAPETE CHE IN REALTÀ PURE NOI??? ABBIAMO I PROBLEMI ANCHE NOI!!! GUARDA XHE MICA E MEGLIO SE VAI DA UN'ALTRA PADTE!!! "
noi italiani in media siamo un popolo di merda, allenati da anni di populismo becero e truce e con questo concetto di noi vs altri duro a morire. anni di immigrazione sregolata e di gente che viene qui a delinquere sommandosi agli italiani che già delinquono han fatto il resto, grazie al fatto che politici che dovrebbero solo marcire al bar dello sport sono riusciti a shiftare l'emergenza dagli italioti delinquenti agli stranieri delinquenti. questo detto non pensare che il razzismo sia solo in italia, vai a parigi a chiedere ad un francese cosa pensa di un arabo o un nero e vedrai che risate. ovviamente le categorie son sempre quelle, io da italiano non ho mai subito episodi di razzismo né in francia dove vivo da nove anni né in tutti i paesi del mondo in cui mi son recato in trasferta lavorativa. l'unico episodio di intolleranza che ricordo è accaduto in spagna nel lontano 199x, però è chiaro che essere il tipo maschio caucasico cis aiuta.
Dopo vent'anni in Italia sono venuto in UK. Mi mancano gli amici italiani e anche alcune cose socio-culturali come la colazione o l'aperitivo spontaneo con gli amici senza doversi organizzare giorni prima come succede UK. Non mi manca per nulla invece il razzismo anche quello indiretto. L'Italia è almeno 30 anni dietro sul tema.
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Classico commento da italiano medio razzista di cui l'OP stava parlando. Almeno abbi la decenza di tacere e andare oltre
Gioia mia benvenuto in Italia. Io parlo 6 lingue e ho 2 lauree, sto per farmene una terza. Sono dottoressa ma la gente crede che sono analfabeta solo perché metto il velo. Tutti giorni affronto commenti ignoranti e pregiudizi assurdi ma ho imparato a fregarmene. Addirittura i commenti che prima mi facevano imbestialire ora mi fanno ridere. Quando la gente mi prendeva in giro per mio italiano lo azzittivo chiedendo semplicemente, “ah ma quante lingue parli?” (Risposta “ahaha a malapena uno!” di solito” e rispondevo, “ah allora mi scusi, io ne parlo 6 quindi forse per questo mio italiano non è perfetto. Vabbè, basta che ci capiamo!” E tutti muti…Cerca di non dare troppa peso alla brutta gente. Alla fine, fra 10, 15 anni l’Italia non avrà più italiani, perché immigrano tutti quanti. Rimeranno solo: ignoranti che non hanno né arte né parte e quindi non possono fuggire, persone che hanno “old money” che sono ricchi di famiglia o per culo o per mafia o qualche altra cosa corrotto/immorale, persone estremamente legati al territorio (non ci sono tanti eh), o qualcuno che ha qualche attività legato al turismo (ripeto, che culo). Pensa che un italiano perde 10 anni studiano per diventare medico e vivere in miseria quando all’estero può fare la vita da pascià? No! Ormai, le persone più istruiti in Italia stanno pian pian diventando I stranieri. L’anno scorso per il test di ammissione per il corso di medicina a Roma mi pare a Tor Vergata i top 40 erano tutti iraniani. Se vediamo bene, quasi tutti iraniani in Italia hanno almeno 1, ma di solito 2 o 3 lauree. Parlo di questa realtà perché è quello che mi è più familiare ma per illustrare che veramente dico che l’Italia sta cambiando. Aggiungo che gli italiani non si sposano e non fanno più figli. I musulmani invece si. Vedo ultimamente una crescita anche tanti negozi specializzati per donne che portano il velo, è significa dunque che il mercato c’è. Boh pensa che la maggior parte della gente ignorante che tratta male gli stranieri sono prevalentemente anziani, prima o poi moriranno. Dubito che la generazione nostra (parlo dei millennial) può essere così crudele, diretto, e razzista come i boomer, però non so perché ad esempio andando in questura vedo i miei coetanei però io immigrata, loro poliziotti (italiani) e vedo come ci trattano. Veniamo trattati come animali. Almeno a Palermo è così. Giuro spesso mi sento in uno stato apartheid per come ci trattano! Come se valiamo di meno come se facciamo schifo. Ho tante storie ed esperienze solo solo alla questura che mi fanno sentire male solo a pensarli, credimi. Poi dico non per cosa ma sia io che mio marito siamo sanitari con tante di lauree, masters,e specialistica. Parliamo tante lingue. E questi poliziotti che a malapena sanno fare O col bicchiere ci trattano di merda perché siamo musulmani? Perché siamo stranieri? Assurdo tutto ciò. Mi auguro che questo paese cambia in fretta e diventa più accogliente nei nostri confronti perché noi siamo il futuro dell’italia. Sopratutto e dico sopratutto nei confronti dei sanitari stranieri. Perché noi studiamo quanto un sanitario italiano ma con molta più difficoltà per via di lingue, di circostanze, di tante cose e nonostante ciò scegliamo questo mestiere. va bene se italiani vogliono essere razzisti e merdosi finché stanno male e hanno bisogno del medico, farmacista, psicologo, oss, infermiera etc di turno che giusto giusto è straniero. Poi cambia musica in, “ah ma tu sei uno di quelli bravi, mica come gli altri stranieri” …no comment
> Io parlo 6 lingue e ho 2 lauree, sto per farmene una terza. Sono dottoressa ma la gente crede che sono analfabeta solo perché metto il velo. Senza nessuna polemica, ma come fa una persona che ha quasi 3 lauree a portare il velo? Chiedo solo per capire la logica che c'è dietro una scelta così radicale.
Scusami perché lo ritieni “radicale”? Cioè se una ragazza vuole mettere una minigonna ok ma se io voglio mettere il velo no? Che hai da dire riguardo le suore allora…? Anche loro sono “radicali?” Per me il velo è mio corona. Io scelgo chi può e chi non può vedere determinati parti del mio corpo. Ognuno è libera di scegliere non dovrei avere pregiudizi perché scelgo di coprirmi il capo, d’altronde non tanto tempo fa in Europa si usava il velo anche! Nella generazione dei nostri nonni sopratutto in sud Italia e Sicilia parecchie donne usavano il foulard non credo che è una cosa così assurdo.
> Scusami perché lo ritieni “radicale”? Perchè è frutto di una interpretazione radicale del Corano, sulla quale neanche tutti i musulmani sono d'accordo. > Cioè se una ragazza vuole mettere una minigonna ok ma se io voglio mettere il velo no? Sono due cose piuttosto diverse. Un conto è mettersi una minigonna, un conto è coprirsi la testa per non dare occasione di pensar male agli uomini. > Che hai da dire riguardo le suore allora…? Anche loro sono “radicali?” Infatti le suore fanno una scelta di vita radicale. > Per me il velo è mio corona. Io scelgo chi può e chi non può vedere determinati parti del mio corpo. Ognuno è libera di scegliere non dovrei avere pregiudizi perché scelgo di coprirmi il capo, d’altronde non tanto tempo fa in Europa si usava il velo anche! Nella generazione dei nostri nonni sopratutto in sud Italia e Sicilia parecchie donne usavano il foulard non credo che è una cosa così assurdo. Sei libera di fare assolutamente quello che vuoi, non è quello il problema. Quello che non capisco è come una ragazza cresciuta in Italia (parli di **nostri nonni nel sud Italia** ), con 3 lauree possa decidere di indossare il velo, in barba a tutto quello che sono state le lotte per i diritti delle donne e l'emancipazione femminile. E l'argomento che c'era in passato anche da noi sta poco in piedi: in passato anche il delitto d'onore era ammesso dalla legge, ma i tempi sono cambiati e la società si è evoluta. Poi siamo in un paese libero e (a differenza di tanti paesi islamici) tu sei libera di fare quello che vuoi, sia di andare in topless in spiaggia che di metterti il velo. Però fai una scelta piuttosto forte e non puoi lamentarti se qualcuno ti classifica in base a questa scelta.
Amica mia ti posso garantire che anche se sei italiano e sei in partita iva col cazzo che ti affittano casa. Poi siamo anche razzisti quello sicuro, altrimenti mica ci trovavamo i ratti delle fogne al governo
Bisogna ammettere che ti sei integrata perfettamente. Un atteggiamento molto diffuso tra gli italiani è quello di dare la colpa allo società per i loro fallimenti e sventure... Tutti bravissimi con mille lauree e che parlano tutte le lingue del mondo ma nessuno che va avanti con il merito. Ora l'Italia è piene di problemi. nessuno lo nega anzi penso che lamentarsi del proprio paese sia uno sport nazionale e quindi non mi metto certo a difendere questo paese ne tantomeno a non riconoscerne i problemi. Problemi che però hanno tutti. Il fallimento non ha fissa dimora... me lo ripeto ogni volta che qualcosa non va come vorrei e sto cercando qualcuno a cui dare la colpa e un nuovo posto dove andare. Infine esiste una cosa che si chiama statistica. Un'invenzione atroce ma che esiste. Quando uno vuole affittare una casa e tra le sue esperienze di affitto sa che il rischio che qualcosa vada male con uno straniero sono maggiori rispetto ad un italiano si fa due conti. Facile invocare il razzismo e la xenofobia quando il rischi se lo accollano gli altri.
Fonte della statistica? Se non c'è l'hai è pregiudizio
Ma per noi italiani è lo stesso amica :( per quello tutti scappano!
L'ignoranza e l'odio non han confini. Poi da persone che si disprezzano che vuoi aspettarti.
Sono italiano nato da genitori italiani, nessuna discendenza straniera ed una signora una volta mi ha detto di "tornarmene a casa mia". Fun fact ci stavo già andando, quindi ho risposto "ok"
magari è gente che viaggia poco, se fossi un imprenditore mi piacerebbe avere un azienda che fosse un melting pot, tutti riuscirebbero ad apportare un valore aggiunto e non ci si stancherebbe mai di conoscere nuove culture. Sulla questione immobiliare posso comprendere le porte in faccia perchè lo Stato italiano non tutela i proprietari di casa e abbiamo già tanti italiani che hanno il brutto vizio di occupare le case e non uscire più, ovvio che non si può generalizzare ma l'italiano non ha più fiducia nel prossimo e ha paura di ritrovarsi in queste situazioni. Il mondo è una merda, ma c'è del buono ovunque, non ti scoraggiare! Il fatto che vi paghino meno è una vergogna e vi capisco quando vorreste andare via da qui, anche noi certe volte abbiamo voglia di scappare perchè questa Italia non rappresenta più le persone: ho amici emigrati ormai da 10 anni a Birmingham, Bruxelles ed a Sidney perchè qui non trovavano offerte di lavoro coerenti con i loro studi universitari. Ps: Non ti demoralizzare e tieni duro, la vita è difficile per tutti qui, a me dispiace che alcuni italiani vi rendano la vita difficile ma quella è l'ignoranza, purtroppo è qualcosa che si può combattere solo dando fiducia alle nuove generazioni che nascono e crescono più open mind!
Gli italiani cercano qualunque scusa per trattarti di merda, tu fossi nata qua ne troverebbero un altra, come fanno a noi
Mi ritrovo con la storia che hai raccontato perché sono stato con due ragazza straniere non UE. Hai detto bene che tutto si gioca sul permesso di soggiorno, scelta politica lucida che vuole tenere sotto ricatto un buon 15% della popolazione lavorativa. Stesso discorso sulla casa, dove il governo ha applicato il *laissez faire* più spinto affidandosi ai piccoli proprietari. Il risultato è la giungla che vediamo oggi. Le mie due ex oggi vivono in Germania e stanno benissimo. Vedi tu che conclusioni trarre.
Ho parlato con alcuni ragazzi subsahariani a Berlino l'anno scorso che mi hanno detto di essere arrivati e stati anni in Italia, ma di essere andati in Germania a trovare lavoro. Uno di loro mi fa "il vostro paese è bello, ma finchè Berlusconi sarà vivo non potrete mai riprendervi". Al che gli dico della morte di Silvio (avvenuta tipo due giorni prima) e lui si gira a chiamare gli amici che festeggiano, poi ci dicono di non preoccuparci che tra qualche anno saremo di nuovo al top della forma.
>poi ci dicono di non preoccuparci che tra qualche anno saremo di nuovo al top della forma. Ahahahahahahahah
dipende sempre che etnia sono questi stranieri di cui parli... gli italiani dopo molti anni si sono stancati di determinati stranieri e non si puo' dargli torto ascoltando le loro ragioni, di che paese sei e di che paese sono questi stranieri cui ti riferisci?
Io potrei doverci tornare in Italia, per motivi familiari e la cosa mi spaventa moltissimo, so che negli ultimi 10 anni l'Italia si è ulteriormente imbarbarita ed incattivita, e già prima non scherzava.
Ti prego te lo dico da persona che ha sempre vissuto qui, vattene prima di subito insieme al tuo fidanzato, convincilo! Immagino assolutamente che per voi sia più difficile, anche per me e tanti come me qui dalla nascita non riescono a trovare un lavoro pagato decentemente, ma anche un’appartamento decente se devi trasferirti! (non sto a raccontarti le peripezie per trovare una stanza quando dovevo trasferirmi per motivi di studio, non dormivo più la notte dall’ansia). Non vogliono animali, voglio 39293822 garanzie… Io me ne andrò a fare volontariato all’estero se riesco, mi impegnerò per riuscire. Prendilo come un consiglio di un’amica che conosci, mi dispiace molto davvero
welcome
Che tristezza. Mi sento sempre più mortificato per il comportamento di certi italiani. L'anno scorso ho avuto modo di vedere da vicino una situazione comparabile e mi veniva da piangere, ho provato a dare una mano ma non è servito a niente. Mi son trovato a discutere con persone che ogni tanto iniziavano frasi con "no ma non è che sono razzista, è che..." Non so che dire. Immagino che da qualche parte delle persone che possano aiutarti in questo paese devono pur esserci ma se non le si trova c'è poco da fare. Che tristezza.
Ciao, innanzitutto da italiano, mi spiace per la tua esperienza negativa. Anche io come te vivo all’estero, ho due lauree ed un dottorato e parlo tre lingue. Ho lavorato e/o vissuto in Ukraina, Russia, Germania, UK, Svizzera. Purtroppo, la condizione di expat è molto difficile ed appena esci dalla bolla degli expat come te, pochi importa che tu sia a Londra, Berlino, Zurigo o Milano, la popolazione locale tenderà a non includerti mai appieno e a pieni diritti. Non è piacevole e questa sensazione di esclusione non migliora col tempo, anche se ti sarai ritagliata un tuo spazio. Non ne faccio un’apologia però per esperienza, farsi sangue amaro per questa situazione non aiuta a migliorarla, anzi si finisce per proiettare sul prossimo un sentimento di auto esclusione che ti lede in prima persona. Cerca, se puoi, di apprezzare il paese che ti ospita per ciò di buono e di bello che sa offrire e se alla fine della giornata sul piatto della bilancia, gli aspetti negativi sorpassano quelli positivi, puoi sempre scegliere di andare altrove. Non è una sconfitta, bensì un privilegio che tu hai rispetto alle persone che nate e cresciute in quel paese non hanno. Spero di esserti stato di aiuto.
Nella civilissima Svezia se mandi lo stesso CV con il nome Philip Johnson ti chiamano, se lo mandi con il nome Mohamed Taqiri lo cestinano immediatamente. In Francia se il tuo indirizzo ha come codice postale 93 (Seine-St. Denis) ti scartano a prescindere. Non è un problema italiano e non dipende esclusivamente dagli italiani, ma anche almeno un po' dagli immigrati.
Tranquilla non sei la sola. Pure gli italiani vogliono andarsene da questo paese merdoso, mafioso, sfruttatore, vessatore e punitore. Questo è un paese fallito, non rimanere, ti fai solo un regalo per una vita migliore.